Treia, 12 luglio 2015 – Re-inaugurazione dell’arena per la disfida del bracciale

L’arena Carlo Didimi di Treia in una foto storica

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La sera del 12 luglio 2015 sono andato ad assistere alla prima partita di pallone col bracciale, con la quale si re-inaugurava il campo da gioco di Treia, ridipinto di fresco di un bel arancione color mattone. 

Son passato dal nuovo accesso, aperto di recente, che attraversa un giardinetto, molto vicino alla cattedrale, e quindi vicino alla “nostra” (di Caterina) casa. Lì sulle scalette ho trovato un bel muricciolo sul quale sedermi per godermi la tenzone, con un bel venticello che spirava tutto intorno. Nell’arena competevano vecchie glorie del gioco, fra cui ho riconosciuto un vigile urbano ed altri maturi ma abili giocatori, mentre il presidente dell’Ente Disfida, Giorgio Bartolacci, un amico d’infanzia di Caterina, si dava da fare tutt’intorno, controllando ogni particolare. 

Il gioco del pallone col bracciale richiede una grande abilità e forza di braccia. Ho visto che gli sfidanti riuscivano a far compiere al pesante pallone di cuoio, urtandolo con il puntuto bracciale in legno (da loro impugnato), centinaia di metri di volo parabolico. Se invece di palloni fossero state bombe a mano (od anche bottiglie molotov) avrebbero potuto colpire bersagli molto distanti. 

E’ bene esercitarsi e d’altronde sono certo che questo gioco nacque proprio come esercitazione ginnica di carattere  bellico. Non dimentichiamo che i giochi di Olimpia avevano un’impronta militare: lancio del peso, lancio del giavellotto, lotta libera, salto in lungo, etc. tutti esercizi che ricordo di aver fatto anch’io da recluta durante il servizio nell’esercito. 

Infatti noi ex soldati d’Italia, sia pur anziani,  sempre all’erta dobbiamo stare… attenti alle provocazioni e pronti a rispondere adeguatamente alle aggressioni… come fecero i vecchi treiesi, di cui ho letto nel libro storico “La storia di Treia”, dell’amico Alberto Meriggi, in cui si descrivono le gesta eroiche dei difensori di Montecchio (ovvero Treia medioevale)….

Come anche si può ben vedere nel grande sipario del Teatro di Treia, in cui viene raffigurata la strenua difesa dei Montecchiesi contro l’invasore Corradino d’Antiochia, davanti alla porta di Vallesacco (che sta proprio nelle vicinanze di casa “nostra” (di Caterina)…

Paolo D’Arpini

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Treia – Battaglia di Valle Sacco

Video dalla partita odierna: https://www.facebook.com/luciana.montecchiesi1/videos/881437211942516/

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