Da Spilamberto … a Treia con i mezzi pubblici… ma come?

Finalmente siamo andati a far colazione in piazza da Maria, il bar storico di Spilamberto, una volta lustro e punto di aggregazione dei paesani, con tanto di saloni da biliardo, salette intime, sala comune e sedili all’aperto sotto i portici, oggi ridotto a baretto dei vecchietti e degli extracomunitari. Però da Maria c’è sempre da imparare qualcosa ed anche stavolta abbiamo ricevuto la nostra bella lezione di vita. Entrati nel locale, Caterina ed io, abbiamo visto che gli unici avventori erano seduti ad un tavolinetto: l’amico Giuseppe Panini, vecchio socialista ed ex assessore comunale, un nordafricano dai modi gentili ed un siciliano oriundo frequentatore storico del bar. Ordinati i nostri cappuccino bollente e caffè macchiato ci siamo seduti anche noi ad un tavolo vicino mentre Maria prendeva posto al tavolo di Panini, e lì iniziava il discorso, con un giornale aperto davanti, Panini commentava: “Ah stavolta c’è almeno una notizia buonina… Una squadra di calcio è partita da Reggio Calabria in treno, questo sì che è un buon esempio”.

Al che si scatenava la discussione: “sarà stata una squadra da poco… e comunque si risparmia prendendo l’aereo” – “Però l’aereo consuma più gasolio ed inquina, meglio il treno” – “Eh, ma sul treno da quando hanno ammesso gli animali magari ti capita di viaggiare con un cane a destra, uno a sinistra ed un gatto in testa…” – “Se viaggi in prima classe ancora ancora, a parte il costo, ma in seconda e sui treni popolari non puoi avvicinarti ai gabinetti e stai in mezzo alla calca, tra la puzza ed il sudore…” – “Quando c’era il presidente Pertini lui viaggiava sempre in treno, magari in uno scompartimento riservato, per la sicurezza, ma sullo stesso treno c’erano anche normali viaggiatori… non so se Mattarella abbia viaggiato nello stesso modo, per non parlare del renzi che viaggia in aereo personale a migliaia di euro a botta..” – ” Però il treno è un mezzo di trasporto che va privilegiato, inquina meno e mantiene i collegamenti pubblici, se si usa sempre la macchina privata alla fine l’Italia diventa un merdaio..”.

Finita la colazione ci siamo alzati mentre al tavolo il discorso continuava e Caterina è intervenuta rivolta a Giuseppe: “Alla fine di giugno vieni anche tu con me e Paolo a Treia, andiamo in treno…” E lui: “sarebbe bello, debbo vedere come va la raccolta delle ciliege ed altri lavori in campagna, ne riparleremo…”. Così abbiamo un mezzo programma in testa, l’altra metà sarebbe quella di andare in macchina e di fermarci a casa di Upahar e Venu a Riccione, per i canti della domenica, e dormire lì per una notte…

Vedremo, anche perché, a dire il vero, per andare  a Treia con i mezzi pubblici è un vero e proprio viaggio ad ostacoli ed una incognita. Da Spilamberto occorre prendere un autobus per Vignola, da lì proseguire con un trenino locale per Bologna, e poi con un altro treno che arriva  ad Ancona (o a Civitanova Marche), quindi andare a Macerata con l’autobus e  con un altro autobus fino a Treia. Significa partire la mattina presto ed arrivare la sera, se tutto va bene (infatti se si perde l’ultimo autobus da Macerata a Treia, che è alle 17, bisogna restare al bus stand sino all’indomani mattina)!

Paolo D’Arpini

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