27 giugno 2015 – Treia ed Appignano, unite nel nome di Alberto Meriggi, e Concerto della banda di Treia in piazza

La giornata del 27 giugno 2015, iniziata a Treia con Symbola è continuata piacevolmente al pomeriggio ad Appignano, dove io e Paolo, accompagnati da Andrea Mozzoni e Alberto Spurio Pompili, siamo stati per assistere e partecipare al conferimento della cittadinanza onoraria all’amico Alberto Meriggi, esimio professore in quiescenza di Storia Medioevale all’Università di Urbino. Egli tanto nella sua vita si è prodigato e si sta prodigando in ricerche storiche e divulgazione, con la pubblicazione di numerosi testi, della storia locale, specie di Treia e di Appignano.


Appignano è un piccolo paese confinante con Treia, anzi, alcune frazioni e contrade di Treia, come Chiesanuova, sono più vicine ad Appignano che al centro urbano di  Treia  e lo stesso Meriggi ha raccontato di vari personaggi del paese ospitante, che erano ben conosciuti dalla sua famiglia e del legame di vicinanza e di affetto che lo ha sempre legato ad esso.

E’ stata una manifestazione bella e suggestiva, emozionante ed emozionata. La Assessora alla Cultura Vittoria Trotta  ha introdotto e portato i saluti, dando spazio ad una coppia di giovani musicisti, Mariangela Marini e Matteo Ortenzi, che hanno inframmezzato ai discorsi, l’esecuzione di alcune belle canzoni popolari, locali, fra le quali ha spiccato quella che raccontava la storia d un brigante bello e amato dalle donne, detto Bellente, morto troppo presto. https://www.youtube.com/watch?v=Lgjs4M-mmg8  

 

Il Sindaco, Osvaldo Messi, ha fatto la cronistoria del percorso della decisione e approvazione da parte del Consiglio Comunale della concessione di questa onorificenza, con le motivazioni e tutto il resto. Altri personaggi illustri (fra cui una deputata e un senatore, l’assessore regionale Sciapichetti, l’assessore del comune di Treia Spoletini ed altri) sono intervenuti per confermare il valore e l’impegno di Meriggi. 
Il professor Carlo Pongetti, succeduto  nella presidenza dell’Accademia Georgica (dopo anni di presidenza dello stesso Meriggi) ha presentato una lunga e dotta relazione sulla raccolta dei documenti storici e degli statuti comunali, dopodiché il Sindaco ha proceduto con la lettura della pergamena dove venivano espresse le motivazioni dell’onorificenza e l’ha consegnata ad un emozionato Alberto, il quale poi, invitato dall’Assessora, ha presentato la sua relazione come sempre piacevolissima da ascoltare, per niente supponente, anzi, quasi commovente, prevalentemente basata sul racconto  del suo legame con questo paese, a prescindere dai sui studi e dai suoi libri. (Speriamo di riceverne copia di questa relazione, da rileggere tutta d’un fiato).
Alcuni interventi del pubblico si sono poi succeduti: degno di nota, tra gli altri quello di Mario, che ha letto una bella poesia da lui composta per l’occasione. Diceva tra l’altro: “…. meglio che al Consiglio Comunale parlino di queste cose piuttosto che di tasse…”.
Questo evento mi ha ricordato che anche io, indirettamente, ho un legame con questo paese: mia madre, bambina, ha vissuto qui per alcuni anni con la sua mamma Annetta, vedova, a servizio da quell’Andrià (Giacomo Andreani), che, morendo, le lasciò un piccolo gruzzolo che servì almeno in parte per l’acquisto della casa di Treia. Mi piacerebbe tanto sapere dove abitarono!

Tornati a Treia, accompagnati dal sempre gentile Lorenzo Luccioni, abbiamo appena fatto in tempo per rilassarci un attimo, prima di andare ad assistere al concerto della Banda musicale di Treia, diretta dal nuovo direttore Emiliano Bastari di Filottrano.
Musiche moderne e contemporanee, ben eseguite da un gruppo di musicisti con un’età media molto bassa, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso direttore. Anche il piccolo “saggio” della Scuola di orientamento musicale, con la sua direttrice Sabrina, ha fatto la sua bella figura.

Insomma, una giornata piena e ricca di emozioni!
 
Caterina Regazzi

 
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Poesia menzionata, dedicata ad Alberto Meriggi :

A spasso pé Pignà

Gènno a spasso có ru ca’ lì ru vinzaju

vedo su un muru u manifestu de u Cunziju,

e siccome sò curiusu de vedé che fa

me metto a lègge de che va a scagnarà.

Non c’è re tasse, tariffe e piani zona,

sti latri, (si me sbajo me curriggi),

ma sta penzata staò me pare vòna:

vòle da’ a cittadinanza anche a Miriggi.

Dice: “È de Treja, che c’entra có Pignà?”.

“Scine, ma illu ce ó sai quante ne sa?

Eppó ‘lla gente che sa solo tirà a corda

adè mejo lassalli ‘mpace, pé sta òrda,

che si ce penzi mpóco, a ben guardasse

sai quant’è mejo Miriggi de re tasse!”.

Mario Buldorini

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