Matelica – “Memoria e Storia del Lavoro nel Tempo” – Resoconto del convegno organizzato dallo SPI-CGIL il 23 ottobre 2015

il 23 ottobre 2015, dalla mattina sino al pomeriggio inoltrato, sono stato a Matelica, con Lorenzo Luccioni  e Alberto Meriggi, dove la CGIL-SPI aveva organizzato una giornata dedicata alla “memoria e storia del lavoro nel tempo”. Al mattino si è tenuta una tavola rotonda nel bel teatro ottocentesco comunale durante la quale hanno parlato vari relatori affrontando le diverse tematiche del lavoro.

Stefano Tordini di Macerata ha iniziato con un excursus generale sulla dignità e sulla conquista dei diritti dei lavoratori, illustrando anche i momenti difficili che stiamo attraversando ed i rischi che il lavoro venga ridotto a “mero mezzo di sopravvivenza”.

Un assessore del comune di Matelica, di cui non ricordo il nome, ha descritto con grande calore umano come la comunità matelicese abbia saputo coraggiosamente sostenere i lavoratori durante le varie battaglie per la difesa dell’occupazione. Il senso della solidarietà sociale è stato così mantenuto sino ad oggi nella comunità superando gerarchie e differenze di genere. Infatti subito dopo di lui una sartina impiegata nell’industria delle confezioni, prima Lebole poi Marzotto e poi ancora qualche altra cosa, ha narrato la sua esperienza di lotta portata avanti con le sue compagne, giunta fino al Maurizio Costanzo Show, per denunciare i soprusi e difendere la continuità del lavoro messo a rischio.

Sul palco sono poi intervenuti Daniel Taddei ed Emilio Celani che pacatamente hanno evidenziato l’opera svolta dai sindacati, soprattutto la CGIL, nella tutela dei diritti dei lavoratori… Diritti che oggi hanno bisogno di essere ulteriormente difesi date le scelte governative di disfare ciò che sin’ora è stato ottenuto attraverso battaglie e sacrifici. E’ stata sottolineata la necessità di superare la “disastrosa” legge Fornero ed altre “innovazioni” (retrocessioni) dell’attuale governo che privano i lavoratori di ogni sicurezza: “i lavoratori temono i licenziamenti e sono costretti ad accettare condizioni miserande nella speranza di conservare il lavoro, che oggi non è più un diritto -come sancito dalla Costituzione- ma un optional…”.

Il convegno è stato concluso dal responsabile nazionale dello SPI per il dipartimento Memoria, Gabriele Cioncolini,  il quale rivolgendosi a parecchi studenti presenti nel teatro li ha invitati a non demordere ed a mantenere il legame fra i giovani in attesa d’impiego, lavoratori occupati e pensionati, in modo da conservare una collana collaborativa fra le generazioni. Completato il discorso, fra gli applausi delle oltre trecento persone convenute, i presenti sono stati invitati a visitare le antiche terme romane che si trovano esattamente sotto il palco del teatro. Una guida ha raccontato la storia di queste terme e della antica civiltà di Matelica, iniziata con i piceni e giunta senza perdite culturali sino ad oggi. Subito dopo tutti i presenti si sono diretti verso la Tana del Biutino dove li attendeva un pranzo luculliano.

Per mia fortuna era prevista anche una opzione vegetariana della quale io ho approfittato, ma non potendo consumare la quantità pantagruelica di cibo servitomi ho chiesto di conservarmelo in due vassoietti, che poi mi sono portato a casa, a Treia…

Paolo D’Arpini

Ah, ho approfittato dell’occasione per invitare i delegati sindacali alle Festa per “Treia Comunità Ideale”, che si terrà l’8 dicembre 2015. In quell’occasione si aspetta una importante dichiarazione da parte della CGIL per una manifestazione primaverile per promuovere il lavoro alternativo e creativo a Treia.

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