Spilamberto: Holi non holy – Resoconto della pulizia del Sentiero Natura sul Panaro del 2 giugno 2016

2 giugno 2016 per festeggiare la fondazione della Repubblica avevamo previsto una raccolta di immondizie sul sentiero natura di Spilamberto, che si snoda lungo il corso del fiume Panaro. Alle ore 18 cadeva la pioggia e qualcuno che doveva raggiungerci ha dato forfait, eravamo solo in tre: Caterina, Nelly ed io. Abbiamo atteso una mezzoretta chiacchierando sotto la veranda in giardino e poi visto che il cielo aveva aperto uno squarcio di celeste ci siamo avventurati armati di tre sacchetti  e di tre ombrelli.

Appena giunti all’ingresso del sentiero in Via Gibellini abbiamo notato macchie colorate sull’asfalto e poi proseguendo abbiamo visto che le macchie continuavano anche lungo il sentiero. Qui e lì c’erano anche confezioni vuote di polveri colorate ed abbiamo capito che la causa della sporcizia era la “celebrazione” di Holi, una festa indiana che ricorre proprio il 2 giugno ed in cui torme di giovani si rincorrono gettandosi addosso polverine variopinte. Ovviamente lasciando in giro le tracce ed i rifiuti del loro divertimento.

Sulle confezioni c’era scritto “Holy Radha Krishna”. La festa commemora l’unione di Radha e Krishna e delle altre Gopi che in segno di letizia si cospargevano di colori per sancire il “compimento” del loro amore. La simbologia trasgressiva forse è la stessa del nostro carnevale o della festa fallica del 1 aprile. In India la festa ha la sua ragione d’essere ma a Spilamberto?

Poi cercando su internet ho scoperto che in verità questa “celebrazione” ha assunto gli aspetti consumistici di altre feste importate, come ad esempio halloween. Lo scopo principale è quello di far caciara ed andare in giro creando un diversivo alla noia, infatti ho letto che questo Holi si è ormai diffuso in varie città d’Italia ed è diventata una ulteriore occasione di baraonda. Con il risultato di sporcare le strade ed anche i sentieri, gli abiti e le persone… Questo non è amore, secondo me, né per gli altri esseri umani, od animali che siano, né per la natura, e ciò  dimostra una volta di più come la nostra civiltà sia rivolta al semplice “panem et circenses”… in attesa del crollo finale.

Per fortuna  la pioggia ha smesso di cadere per il tempo necessario a farci raggiungere il fiume Panaro e lì abbiamo avuto il tempo di raccogliere tutte quelle belle  immondizie, tracce residue del “divertimento” di un Holi che non è però sacro (holy), ma profano….

Paolo D’Arpini

Altre immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10208917810292985&set=a.10208917812973052&type=3&theater

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