“Mangiare un po’ di tutto”… sì, ma di tutto ciò che è compatibile con la nostra natura

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Mangiare un po’ di tutto senza discriminazione,  è  quel che fanno molti, da sempre,  ed è stata ed è la rovina fisica, mentale e morale della specie umana. Occorre si mangiare un po’ di tutto, ma di tutto ciò che è compatibile con la nostra natura.

Questo viene affermato nell’immensa letteratura dell’igienismo scientifico che ha come rappresentanti gente dal calibro di H. Shelton, B. Benner, H. Diamond, M.C. Latham, H. Chittenden, A. D’Elia, L. Costacurta, G. Tallarico, A.I.Mosseri, B. Commoner ecc. Tilden, Trall, Bircher ecc.

Noi riteniamo che l’alimentazione carnea appartenga all’era dell’uomo delle caverne, a contesti naturali non più giustificabili. Pericolosi quanto irresponsabili sono perciò gli inviti a consumare prodotti di cui è ampiamente dimostrata la dannosità per la salute umana. Un genitore ragionevole, informato, che ama i propri figli non dà da mangiare animali ai suoi bambini.

La scienza dell’alimentazione carnivora  ha prodotto più morti di tutte le guerre che ci hanno preceduto.  E’ la scienza degli ospedali e delle cliniche che come in gironi danteschi  traboccano di gente in cerca di cure (non c’è mai stata una generazione più ammalata dell’attuale, più precaria nella salute, più bisognosa di assistenza sanitaria). Quella scienza che assorbe sostanze economiche ed umane inimmaginabili e che non è in grado di debellare il raffreddore e assiste impotente ai mille casi di tumore che si aggiungono ogni giorno solo in Italia. E’ la scienza che tramite la vergogna della pratica vivisettoria cerca nelle viscere dei topi la soluzione alle malattie umane e che col Talidomite fu la causa di diecimila bambini focomelici.

Che razza di scienza è quella medica che sa tutto di malattia e nulla di salute? Che parla di calorie, proteine e grassi e mai di digeribilità e assimilabilità degli alimenti o di impatto acidificante o di leucocitosi digestiva, che calcola al grammo i nutrienti e trascura l’unicità dell’entità umana?

C’è una scienza più alta, più profonda e più vasta della scienza nutrizionale convenzionale: quella immutabile, perfetta che viene dall’ordine naturale delle cose, di Madre Natura che ha stabilito per ogni organismo vivente un suo alimento elettivo. La scienza che attraverso l’anatomia comparata, la fisiologia, l’istintologia, l’immunologia ci fa capire che il “carburante” elettivo per la specie umana frugivora non sono prodotti di derivazione animale ma i frutti, i germogli, i  semi, le radici. Se fossimo onnivori la natura ci avrebbe fornito gli strumenti necessari a  mangiare anche la carne, come gli animali carnivori.

 Possono essere considerate nobili le proteine che derivano da un cadavere in via di decomposizione perché contengono gli aminoacidi necessari a formare le proteine? L’identico processo si attua combinando cereali e legumi senza gli effetti nocivi e spesso letali delle proteine animali.

Franco Libero Manco

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Ecco il link di un lavoro nell’ambito del Progetto di Ricerca EcoFoodFertility che da ieri è visibile su PUBMED (reproductive toxicology)

e che riguarda l’impato dell’ambiente in alcune aree della campania sul liquido seminale (biomonitoraggio metalli pesanti) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27592743

Comunicato stampa sul fertility day della rete EcoFoodFertility è stato ripreso da quotidiano sanità

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=42696&fr=n

Questo invece è uscito su L’espresso di Repubblica prendendo spunto dalla polemica sulla cartolina dell’età della fertilità

http://espresso.repubblica.it/visioni/scienze/2016/09/07/news/orologio-biologico-cosa-c-e-da-sapere-1.282259?ref=HEF_RULLO

 

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