Comunità Guedrara di Roncoscaglia “Condividere rende la vita più ricca”

Venerdì 20 gennaio 2017, presso l’albergo ristorante Corsini a Pavullo, si è tenuto il primo incontro dell’anno della rassegna il Caffè filosofico. Tema della serata: “Condividere rende la vita più ricca”, testimonianze di Cristina e Vittorio della Comunità Guedrara di Roncoscaglia, Sestola (MO) (nella foto in alto versione estiva)

L’accogliente sala è affollata da più di venti persone, convenute numerose a quest’incontro sicuramente molto sentito, sia da chi è incuriosito dal tema della condivisione, che da quelli coinvolti personalmente in esperienze simili in passato o semplici vecchi amici dei relatori.

Parla per primo Vittorio, un uomo esile dagli occhi sinceri, un dei fondatori, che nel lontano agosto 1980, proprio da quella Bologna (appena trafitta al cuore dal vile atto di terrore di un potentato tutt’ora occulto), partiva in autostop insieme a Michele (altro fondatore non presente), per raggiungere Sestola e il casale in rovina futura sede della comunità. L’idea delle comunità nasce in seno al grandioso crogiuolo di ideali partoriti dal ‘68 in poi e matura in un ambito culturale che va da quello cattolico a quello della sinistra giovanile. Anche Vittorio e i suoi amici universitari alimentano questo sogno, ma perché i sogni diventino realtà densa bisogna crederci profondamente, e così due anni dopo, l’esperienza celebra il suo inizio.

La determinazione non manca, Vittorio e gli altri realizzano tutto le loro idee e tutte con le loro mani: viene restaurata la casa, sistemata la stalla per accogliere mucche e animali domestici, si avvia l’attività agricola; ma passa il tempo e arrivano i figli, così la casa cresce di ampiezza per accogliere questa famiglia unica e per permettere lo svolgimento di tutte le attività sociali rivolte alla collettività che col tempo vi affluiranno. Ad oggi la comunità si è dotata anche di un confortevole B & B. Tutta questa grande avventura, elencata in un soffio sembra niente, ma è davvero più di una vita.

Prende la parola Cristina (la compagna di Vittorio), persona dalla coinvolgente semplicità, parla dapprima dei principi evangelici fondanti, che ispirano tutt’oggi la comunità, quali l’altruismo disinteressato, la fratellanza, la condivisione, ma anche delle difficoltà all’inizio emerse nei rapporti interpersonali, quando bisognava esercitare il perdono e addolcire le posizioni dell’ego, poiché il seme dell’altruismo non aveva ancora fruttato una salda felicità interiore.

In ultimo la madre di Cristina, la nonna. Animata da una giovanilità senza tempo, chiarisce, ad un incantato uditorio, che la gioia che si riceve nel dare e nell’offrirsi agli altri, ha un gusto superiore, divino, che cresce nel tempo e rende chiara la strada da seguire. Non è un caso che su tre persone legate a questa comunità incontriamo tre anime affette da grazia; sia chiaro che non si tratta di una esclusiva prerogativa dei valori cristiani, poiché appartenendo questi di diritto anche alla laicità, otterranno sempre questi traguardi ove sinceramente promossi. Ama il prossimo tuo come te stesso, resta un infallibile precetto universale!

Come sempre in queste adunanze il pubblico è invitato a esprimere i propri pensieri, ed ecco tra loro gli amici di vecchia data che ricordano i propri tentativi poi falliti di sostenere un’esperienza comunitaria, ispirata ai principi della sinistra; mentre alcune coppie tra i presenti, che invece hanno scelto la famiglia, questa tradizionale comunità elemento fondante dell’intera società, quasi si rammaricano di non aver osato di più in vita, posti innanzi a siffatto risultato; qualcuno ricorda che l’uomo è un essere sociale e personalmente, convinto di ciò, benedico l’esperienza delle comunità anche come eventuale evoluzione della famiglia, per contrastare la moderna spinta verso l’individualismo e la cancellazione del tessuto sociale.

Cosa aggiungere? Quello che non ho riferito qui, può essere sempre ritrovato, recandosi a fare visita alla Comunità Guedrara di Roncoscaglia (versione invernale nella foto sottostante), per conoscerli meglio e assaporare ancora l’atmosfera di questa serata, …..sono certo le loro porte sono aperte a tutti.

Giuseppe Moscatello

Un pensiero su “Comunità Guedrara di Roncoscaglia “Condividere rende la vita più ricca”

  1. Ottimo l’indirizzo per chi, come me, desidera fondare un centro di interesse, nel nome della cura e della salute personale e perciò, non può non esserci condivisione. Dalla solitudine alla condivisione il passo può essere più o meno lungo, l’importante è restare convinti del cammino che si è intrapreso, poi uno dopo l’altro gli ostacoli si affrontano.
    Da alcune parti del racconto sembra come se, per dirla così, i gradi di parentela si stabiliscano in base alla condivisione più che dalla discendenza, quando condivisione è anche fare insieme senza dividere un intero ma farne parte.
    Quindi quest’esperienza condivisa da altri servirà per procedere con più entusiasmo verso la realizzazione del progetto che da tempo sogno. Grazie a tutti per l’opportunità. Giuseppe

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