Il meteorite di Cebarcul’, che ha portato lavoro e ricchezza ai cebarculesi (per finta!)

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Il piccolissimo villaggio Cebarcul’ a sud degli Urali un giorno diventò ben famoso quando la mattina del 15 febbraio del 2013 un grosso meteorite di circa 15 metri di diametro e una massa di 10.000 tonnellate si è frantumato sopra la città di Čeljabinsk e ha colpito il paesino Cebarcul’, cadendo al centro dell’omonimo lago.

L’immagine del buco nero, perfetto e rotondo, sulla superficie del lago ghiacciato ha fatto il giro del mondo. Il meteorite ha ricevuto il nome della città di Celjabinsk (la capitale della regione) e ancora adesso è considerato uno dei più grandi meteoriti che ha colpito il pianeta Terra. Il pezzo più grande ripescato dal lago (che adesso sta nel museo a Celyabinsk) pesava oltre 570 kg e i frammenti del bolide sono stati ritrovati nel raggio di 100 km!

A quel punto gli abitanti di Cebarcul’ hanno capito che gli è capitata una grandissima botta di Cebarculo. Sono venute fuori tutte le possibili idee per rendere Cebarcul’ da quel momento in poi il centro del turismo astronomico. Però purtroppo, come spesso succede, i progetti del ponte “Via Lattea”, dell’albergo “Bolide” e del centro popolare dell’osservazione cosmica si sono afflosciati nelle polemiche e non sono mai usciti vivi dagli uffici politici.

Lo stato della Russia non ha mandato i soldi per portare avanti i progetti, ma ha mandato gli scienziati per raccogliere il meteorite.

Dopo la pubblicazione dell’annuncio “cercasi pezzi del meteorite” nel settore compravendita della gazzetta locale, cercare i pezzi del meteorite diventò l’impegno principale dei cebarculesi.

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Improvvisamente si affollarono file di trovatori di qualunque pietra minimamente somigliante ai preziosi frammenti. Le file duravano addirittura giorni interi ma alla fine gli abitanti della zona riuscirono a portare agli scienziati 200 kg complessivi di pietre spaziali! Le pietre del cosmo venivano pagate bene. Così bene, che a un certo punto venne fuori che, mentre stava nel museo statale a Celjabinsk, il pezzo del meteorite più grande si alleggerì di 2,5 kg perché una parte venne rubata e rivenduta a un collezionista intenditore.

Man mano Cerbarcul’ diventò comunque più visitato di prima, soprattutto dai ricercatori di un certo genere, amanti delle energie particolari e studiosi improvvisati di UFO. Sopravvennero infatti notizie – riportate su alcune riviste esoteriche – che a Cebarcul’ stavano succedendo cose strane, ad esempio che il meteorite aveva portato al villaggio addirittura una specie di virus che causava mutazioni nel genoma umano e che ormai i cebarculesi erano tutti diventati metà umani e metà extraterrestri.

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Nel frattempo la fabbrica di cioccolato di Celjabinsk aveva avviato la produzione di cioccolatini “Meteoriti di Celjabisnk”, una fabbrica di profumi usava un frammento del meteorite per creare l’aroma “Meteorite di Celjabinsk” e l’acqua del lago Cebarcul’ veniva prelevata per essere conservata in contenitori decorativi da vendere a turisti e viaggiatori vari. Per non parlare dell’invasione di magneti da frigorifero, portachiavi, apribottiglie, calendari e quant’altro riempiva qualunque negozio, da quelli di scarpe ai chioschetti del gelato. Tutt’oggi questi souvenir sono ancora lì, ricordando ai mutanti della città lo sfruttamento non riuscito di quello storico evento cosmico.

Dopo essere stata a Cebarcul’ e aver parlato con i cebarculesi vi confermo che quel posto è davvero anomalo… 🙂

Wateki Talyana Tobert

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