Modena, avanti e indré… – Visita otorinolaringoiatrica e pratiche legali

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Il 9 gennaio 2017, c’era una visita dall’otorinolaringoiatra prenotata per Paolo, alle 9, al Policlinico di Modena. Inoltre io dovevo andare pure a Modena per firmare delle carte e così ho pensato di adempiere, sempre oggi, all’incombenza. 

Modena dista da Spilamberto solo una ventina di chilometri, ma a causa principalmente del traffico, andarci, specialmente al mattino, è un piccolo viaggio, per me che non sono più abituata agli avanti e indré fra la città e il paesello.

Così sveglia alla solita ora circa, preparativi compresa la spedizione del Giornaletto un po’ di fretta, e via a Modena, con sosta al baretto della piazza, affollatissimo, per la colazione di routine. 
 
Gira che ti rigira alla fine troviamo un posticino per l’ auto nel parcheggio dei Poliambulatori, di solito molto più sgombero e via all’ambulatorio dove visita un medico, che poi si è rivelato essere di una certa età (capelli bianchi), con un nome straniero, accento straniero ma indefinibile, assistito da una simpatica e gioviale infermiera.  Abbiamo anche scherzato sul grado di parentela tra me e Paolo (mi avevano scambiato per sua figlia).
 
Una visita accurata con anche asportazione di cerume da uno dei duo orecchi, qualche domanda anamnestica, sullo stato di salute generale (evacuazione, attività fisica, altri eventuali disturbi), poi una prescrizione per un esame audiometrico ed una visita di controllo (non credo che queste le faremo, è vero che Paolo ci sente poco e male, ma sarà un fatto organico o il fatto che come dice il proverbio “non c’è più sordo di chi non vuol sentire”?
 
Esaurito in poco tempo , senza intoppi né ritardi, l’impegno medico, ci siamo diretti verso lo studio dove dovevo adempiere un compito burocratico. Siamo passati nella Piazza Grande, vicino al Duomo, sempre bellissimo, ricordando quando Paolo era salito sulla Pietra Ringadora con Nelly, alcuni anni fa e vicino al Mercato di Via Albinelli, dove l’amica Rosalba ha avuto un bel banco per qualche tempo qualche anno fa e siamo arrivati a destinazione a Piazzetta dei Servi, che non conoscevo fino ad oggi neanche di nome. 
 
Beh, il centro di Modena è piccolo ma decisamente bello, vivace, pieno di bei negozi (erboristerie, negozi bio, trattorie al primo piano, ecc.) e di gente attiva. Sbrigata la pratica siamo tornati indietro giusto in tempo prima dello scadere del parcometro, facendo a ritroso la strada dell’andata, che però al ritorno mi è parsa ben più lunga. 
 
Il ritorno in auto invece è stato più veloce dell’andata: era trascorso ormai l’orario di punta e in fretta siamo rientrati a casa. Qualche preparativo per il pranzo io, Paolo alla stesura del Giornaletto, ma ad un certo punto gli ho dovuto dire di finire lui il pranzo perché io ero veramente stanca!
 
Abbiamo anche parlato durante la strada d tutte quelle persone che devono fare avanti e indré per lavoro…. che stress! Ognuno dovrebbe poter lavorare vicino casa, senza sprecare tempo, consumare carburante e gomme di auto e impuzzolentire l’aria con i gas di scarico, ma se non si può non si può!
 
Caterina Regazzi
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Un pensiero su “Modena, avanti e indré… – Visita otorinolaringoiatrica e pratiche legali

  1. “Il medico otorino si chiama Mustafà, il che è già tutto un programma. Beh, avendo patito per il mal d’orecchi per diversi anni, soprattutto gli ultimi trascorsi a Calcata, ed avendo tentato di risolvere inutilmente il problema con diverse visite in diversi ospedali di Roma e Viterbo, finalmente a Modena un medico ha avuto -per la prima volta- almeno il buon senso di asportare un po’ di cerume depositato nell’orecchio malato. La sua diagnosi è stata: eczema…”

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