Treia. La mattina del 21 maggio 2018, alle ore 10.49, mentre ero al computer scrivendo alcuni commenti sui cambiamenti ecclesiastici in corso a Treia (Don Gabriele viene esautorato dal servizio parrocchiale di Passo Treia) sono stato distratto da una scossa di terremoto di magnitudo 3.9, con epicentro a Muccia (Mc), la casa ballava “allegramente” come sta succedendo da ormai due anni, a scadenze quasi regolari.
Queste opere servono esclusivamente al progetto di trasformare il nostro paese in un HUB DEL GAS, per l’import/export di metano, riservato al profitto del proponente. Sono scelte imposte dall’alto, non giustificate da finalità di pubblica utilità, perché il gas che attraverserà il metanodotto non serve al fabbisogno del Paese ma alle operazioni commerciali private della Snam sul mercato internazionale degli idrocarburi.
Con una vera e propria beffa, si scaricano i costi di un’infrastruttura inutile e dannosa sulle bollette di tutti gli italiani e tutti i rischi sulle comunità locali, che dovranno pagarne i pesanti effetti sul turismo, sull’agricoltura, su un’economia locale già messa gravemente in ginocchio.
La decisione di trasformare l’Italia in un HUB DEL GAS è stata presa senza alcun dibattito pubblico e senza Valutazione Ambientale Strategica, in un paese che è tra i più vulnerabili in Europa per il rischio sismico e quello idrogeologico.
Intanto la popolazione si sta preoccupando sempre più del rischio per il nostro territorio, rappresentato dal gasdotto, che in caso di forti scosse sismiche potrebbe anche scoppiare. Stiamo pensando di organizzare una manifestazione di protesta contro questo pericoloso progetto della SNAM che non porterà alcun vantaggio alla comunità locale, ma solo danni e servitù… (ditelo all’on. Patassini)…
Paolo D’Arpini
Circolo Vegetariano VV.TT.
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