Ho già detto in altre occasioni che la tradizione del Presepe è tipica nostrana. La celebrazione natalizia italiana infatti è radicata nella composizione del presepe o nella riproposizione dal vivo di scene della natività di Gesù (Presepe vivente) la quale consiste in una rappresentazione “teatrale” che ha lo scopo di ricordare, con l’impiego di figuranti umani ed animali, la nascita del Salvatore con una scenografia che viene appositamente costruita per ambientare la vicenda della natività.
Il primo Presepe vivente della storia fu opera di San Francesco d’Assisi, nel borgo di Greccio, presso Rieti, nel 1223. Da allora, la consuetudine si diffuse nel resto d’Italia.
Ed anche Treia, per diversi anni, ha messo in scena il suo Presepe Vivente sino al 2016 (vedi: http://www.eventiesagre.it/Presepi_Viventi/13191_Il+Presepe+Vivente+a+Treia.html) ma quest’anno le vie del centro cittadino non saranno caratterizzate dalla presenza di figuranti, animali e scene natalizie rivissute durante la sacra rappresentazione.Forse questo “forfait” è dovuto alla caduta dell’Amministrazione comunale, oggi commissariata a causa delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza, forse è dovuto all’impossibilità organizzativa della Proloco o forse al senso di incertezza che si percepisce nella comunità di Treia, ma è un vero peccato che la sacra rappresentazione sia stata interrotta proprio quando ce ne sarebbe stato più bisogno…
Purtroppo sembra che a Treia questi non siano più tempi di “religione” o di “socializzazione” eppure, a giudicare dalle immagini delle edizioni degli scorsi anni, il Presepe vivente era stato molto seguito e partecipato dalla popolazione treiese che ne aveva fatto espressione della cultura popolare e di aggregazione sociale.
Mi auguro perciò che la mancata esecuzione del Presepe vivente a Treia sia un fatto temporaneo e che possa riprendere al più presto, magari il prossimo anno con la formazione di un nuovo governo cittadino.
Paolo D’Arpini
Video dell’edizione 2015 del Presepe vivente:
https://www.youtube.com/watch?v=5-zxIpPc_cE
Il primo Presepe vivente della storia fu opera di San Francesco d’Assisi, nel borgo di Greccio, presso Rieti, nel 1223. Da allora, la consuetudine si diffuse nel resto d’Italia.
Ed anche Treia, per diversi anni, ha messo in scena il suo Presepe Vivente sino al 2016 (vedi: http://www.eventiesagre.it/Presepi_Viventi/13191_Il+Presepe+Vivente+a+Treia.html) ma quest’anno le vie del centro cittadino non saranno caratterizzate dalla presenza di figuranti, animali e scene natalizie rivissute durante la sacra rappresentazione.Forse questo “forfait” è dovuto alla caduta dell’Amministrazione comunale, oggi commissariata a causa delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza, forse è dovuto all’impossibilità organizzativa della Proloco o forse al senso di incertezza che si percepisce nella comunità di Treia, ma è un vero peccato che la sacra rappresentazione sia stata interrotta proprio quando ce ne sarebbe stato più bisogno…
Purtroppo sembra che a Treia questi non siano più tempi di “religione” o di “socializzazione” eppure, a giudicare dalle immagini delle edizioni degli scorsi anni, il Presepe vivente era stato molto seguito e partecipato dalla popolazione treiese che ne aveva fatto espressione della cultura popolare e di aggregazione sociale.
Mi auguro perciò che la mancata esecuzione del Presepe vivente a Treia sia un fatto temporaneo e che possa riprendere al più presto, magari il prossimo anno con la formazione di un nuovo governo cittadino.
Paolo D’Arpini
Video dell’edizione 2015 del Presepe vivente:
https://www.youtube.com/watch?v=5-zxIpPc_cE