…il 18 gennaio 2019 torno a Treia! Mi accompagnano la mia amata Caterina e l’amico Giuseppe Moscatello. Il ritorno un po’ anticipato è dovuto al fatto che ho una serie di appuntamenti di carattere politico da svolgere e debbo organizzare degli incontri sociali con l’Auser. Tra l’altro ho bisogno di un po’ di tempo per organizzare la prossima Festa dei Precursori in cui abbiamo già previsto di presentare un libro su Ramana Maharshi, tradotto da Giuseppe e con mia introduzione, ed un pamphlet su Nityananda, il mio nonno spirituale, che tradussi tanti anni fa (1974) quando ancora abitavo a Roma.
La mattina del 16 gennaio, mentre con Caterina stavamo andando dal nostro dentista di Vignola (Muratori) per una ennesima e fastidiosa estrazione di un mio dente spezzato, parlavamo della situazione di Treia e di come il centro storico si stesse pian piano spopolando. Secondo me occorrerebbe cambiare sistema di vita trasformando la città vecchia in un centro d’avanguardia dell’ecologia profonda. Tra le cose da fare -secondo me- dovrebbe esserci il riuso proficuo delle aree verdi per ricavarne cibo bioregionale a km.0, recuperare i rifiuti organici per il diretto utilizzo in loco per la produzione di biogas, etc. ed inoltre rendere la città libera da inquinamento automobilistico, recuperando vecchi e nuovi sistemi di trasporto, tra cui tricicli, asini e cavalli.