Festa di Acca Larentia e del Dio Priapo – Visione pagana per l’annuale pioggia di stelle cadenti di San Lorenzo

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Nel  “De cupiditate divitiarum”, Plutarco così ci illustra la processione in onore del Gran Dio Priapo, il giorno 10 di agosto e giorni seguenti:

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In testa è portata un’anfora di vino misto a miele, ed una ramo di vite.
Poi un altro processionista con un cesto di fichi. Infine, le Vergini portatrici del fallo gigantesco col quale erano irrorati i campi.  (In Grecia, invece, le processioni col fallo terminavano con una pioggia di acqua mista a miele e succo d’uva indirizzata verso i campi, quale eiaculazione del SEME PRIMORDIALE, origine della VITA.
[Falloforìe, feste in onore di Dionso, prima, poi di Priapo.]
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Le divinità della fecondazione sono: Priapo, che è venerato assieme a PAN, Dioniso, Luperco, Inu, Fauno. Sono festeggiate il 10 agosto, giorno dello Sciame meteorico annuale, simbolo della pioggia del SEME FECONDATORE.
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Esso si chiama “Lacrime di San Lorenzo” per questa ragione: La Divinità etrusca Acca Larentia, poi acquisita dai Romani, un tempo: Madre Terra, poi: Sacra Prostituta (che si prostra ), protettrice di plebei e della fertilità dei campi, era assimilata a Fauno e Lupesco. Da Larentia a San Lorenzo il passo è brevissimo.
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Per quanto riguarda altri riti priapei, Piedigrotta è quello più celebre.
“neapolitana ubi sacellum Priapi et sacra abdita.”
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Il culto di Priapo risale ai tempi di Alessandro Magno, proveniente dall’Ellesponto o dalla Propontide, sempre come simbolo della forza sessuale maschile e fertilità della Natura. Nel Mito, egli risulta cacciato dall’Olimpo per avere cercato di stuprare la Dea Vesta.
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(Ci chiediamo ora, in piena desacralizzazione, che significato può avere il negare la potenza rigeneratrice della Natura. Quale altra forza, se non quella degenerata della MONETA o della POTENZA nucleare a FINI DI MORTE, può proporre il POTERE contro-natura che governa il FATO degli umani?)
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Giorgio Vitali
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CANTO DI PRIAPO.
per me le corolle di fiori in primavera
per me le bionde spighe nel cuore dell’estate
per me i dolci grappoli dell’uva che si matura
per me la glauca oliva formatasi nel freddo.
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Nota aggiunta dell’autore:

“OCCORRE ORNARE LA DEVOZIONE. NESSUNO DI NOI INTENDE ONORARE ALCUNA DIVINITA’ SACRIFICANDO QUALSIASI TIPO DI ANIMALE. AL CONTRARIO, OCCORRE ONORARE GLI ANIMALI. SPECIE GLI ASINELLI CHE VANNO PORTATI ALLA PROCESSIONE MA SOLO PER DARE AD ESSI IL NECESSARIO OMAGGIO. SIANO ABOLITE PERTANTO LE ANTICHE CRUDELTA. Va peraltro aggiunto che anche il perpetuarsi della messa cristiana sotto forma di un rito sia pure simbolico di SACRIFICIO di una vittima (cosiddetto CRISTO), deve essere stigmatizzato come forma di primitivismo crudele. NOI NON POSSIAMO CONCEPIRE UN DIO CHE HA BISOGNO DI UN SACRIFICIO DI ESSERI VIVENTI PER CONCEDERE NON SI SA QUALI BENEFIZI. QUESTA FORMA DI DIPENDENZA POTEVA ESSERE CONCEPIBILE SOLO DA MENTALITA’ SCHIAVISTE E SADICHE. UNA VISIONE OLISTICA DEL UNI-VERSO (che racchiude il MULTI-VERSO) NON PUò ACCETTARE CHE SIA SOTTRATTA UNA SOLA VITA ALLA FAME INFINITA DI “BAAL”. NOI NON ACCETTIAMO DIVINITA’ TIPO BAAL O MAMMONA e per questa ragione ONORIAMO IL GRANDE DIO PRIAPO COME ETERNO FECONDATORE tanto della femmina umana/animale quanto della GRAN MADRE TERRA (Gaia)”

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