Treia. Alcune proposte ed azioni di Paolo D’Arpini espletate nel corso degli ultimi 10 anni di sua permanenza in città

L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto

Si sta tenendo in questi giorni su FB,  nel gruppo Treia News (di cui sono uno degli amministratori) , su iniziativa di Antonio Cristofanelli Broglio, una  discussione sulla legittimità della presente amministrazione e sulla sua capacità di ben amministrare il Comune. Purtroppo -come spesso accade- non si cerca  esclusivamente di fare chiarezza ma semplicemente di porre in rilievo la propria posizione, sia pur legittima.   Ciononostante alcuni commenti  li ho trovato ragionevoli, tra cui quelli di Lorenzo Matteucci (un treiese da poco ritornato nella casa madre).

Ed è proprio in risposta all’invito di Lorenzo Matteucci, relativamente all’intervenire sull’agone politico con proposte concrete (invece che con reiterate polemiche ed ammetto di essere d’accordo con lui) che qui di seguito espongo alcuni miei suggerimenti, forniti alle varie liste nel corso degli ultimi anni, anche se debbo dire che i risultati non sono stati “eclatanti”.

Tra l’altro, nel tentativo di essere più incisivo, ho portato alcune delle mie proposte, in forma di programma politico amministrativo, alle ultime elezioni comunali alle quali mi son presentato -come candidato indipendente- nella lista civica “Democratici per Treia”, avendo ottenuto “ben” 8 voti di preferenza, a dimostrazione che è  dura forare il muro di gomma… (ed in questo concordo con Antonio Cristofanelli Broglio), ciò non ostante non demordo dall’intervenire con  suggerimenti ed azioni  che possano favorire in qualche modo l’intera comunità di Treia. Sì, lo ammetto, sono un pensatore sincretico, mi perdonino gli “schierati”…

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Alcuni link collegati:
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http://paolodarpini.blogspot.com/2011/01/treia-nel-2011-attivita-ludiche-e.html

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https://auser-treia.blogspot.com/2019/07/treia-proposte-socialmente-utili-per-un.html –
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https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2019/06/treia-cose-semplici-come-le-case.html

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http://paolodarpini.blogspot.com/2019/05/treia-26-maggio-2019-evento-elettorale.html

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Non voglio aggiungere altri  link per non risultare importuno ma approfitto del tema trattato per riportare quelle proposte, che ritengo ancora cogenti, e che consegnai in occasione delle elezioni comunali nella primavera del 2014 alle tre liste concorrenti:
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Treia. Proposte per un rilancio della comunità bioregionale…
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Cose assolutamente non trattabili sono: la tutela dell’ambiente, il rilancio del centro storico, il rilancio del lavoro indipendente, l’aiuto allo sport, alla cultura, all’associazionismo, ecc. Questo perché tali azioni possono promuovere anche l’aspetto economico legato al turismo di qualità e non soltanto basato su eventi sporadici che servono a creare fumo negli occhi per qualche giorno di successo.
Invece di chiedere prestiti per opere inutili e dannose, come è stato fatto con il progetto dell’attracco meccanizzato (cominciato e rimasto incompiuto) che è un pugno in un occhio ed una devastazione per l’ambiente rurale urbano, bisogna favorire la fantasia lavorativa in tutte le forme, riportando in auge quelle attività bioregionali, artigianali, artistiche e agricole, che potrebbero  qualificare Treia come luogo di economia ecologica  e creativa.
Favorire le piccole  imprese con le infrastrutture, operando sgravi mirati su tasse e tributi comunali. Assicurare il collegamento fra imprese e scuole del territorio. La vocazione artigianale e agroalimentare deve essere compatibile con la tutela del territorio. Non ci deve essere contraddizione tra tutela del territorio e lavoro. Sosteniamo l’apertura di luoghi di ritrovo  anche privati con caratteristiche aggregative nel centro storico.
Il territorio: è il primo bene comune non trattabile, a partire dalla manutenzione, ci vogliono maggiori investimenti e la collaborazione dei cittadini riuniti in comitati. Treia è la nostra casa e non si può più delegare alla sola amministrazione il suo controllo.
Favorire il recupero dei fabbricati rurali  e delle abitazioni del centro storico. Sgravare dagli oneri di urbanizzazione chi ristruttura, anche solo dal punto di vista energetico. Semplificare le pratiche. Con la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni si da lavoro.
Tutela del fiume Potenza in collaborazione con la Provincia e la Regione. Allontanamento di progetti inquinanti come grossi impianti fotovoltaici e a biomasse. Opposizione alla costruzione di nuove strutture inquinanti . Messa in sicurezza del vecchio elettrodotto che non risponde più alle normative correnti.
Garantire la cura e la pulizia degli spazi comuni anche tramite le associazioni ed il volontariato. Sviluppo della produzione energetica pulita attraverso il mini eolico, mini fotovoltaico ed ove possibile anche centraline idroelettriche. Previsione di un impianto comunale per la produzione elettrica a biomasse vegetali funzionante con i soli rifiuti organici o ricavati da pulizie di boschi e falciature di orti, da utilizzare per l’illuminazione pubblica. Avvio della raccolta differenziata personalizzata, in modo da poter calcolare la tassa sui rifiuti in base al peso del reale rilascio (e non più con l’iniquo sistema dei metri quadri dell’abitazione).
Cultura: consapevolezza e conoscenza sono fondamentali per la difesa del territorio. La diffusione della conoscenza si può ottenere tramite le associazioni e la nascita di una biblioteca comunale, che può essere anche un luogo d’incontro. La scuola è il punto di partenza, qui i giovani si mescolano per una società migliore. Trovare “una casa comune” per le associazioni culturali, creando anche un Forum permanente per coordinarne le attività. Rivalutazione ed utilizzo funzionale del museo in collegamento con l’accademia Georgica. Facilitare l’utilizzo degli spazi comunali, a cominciare dal Teatro, per organizzare eventi culturali.
Promuovere la conoscenza del territorio da parte degli stessi cittadini. Incentivare la collaborazione con l’università della terza età. Agevolare ed incrementare il servizio reso dalla Proloco con visite guidate per turisti e treiesi vecchi e nuovi, che spesso nemmeno conoscono le bellezze del luogo in cui vivono.
Promuovere la nascita di un Caffè Letterario, eventualmente con sede in una prossima, futura, biblioteca, per la poesia e la scrittura, con gare poetiche ed artistiche e presentazione di libri. Organizzare gare di pittura  e fiere artigianali e agricole bioregionali  all’aperto o nell’ex mercato coperto  adiacente il palazzo comunale.
Politiche sociali: Favorire sani stili di vita.  Migliorare il sistema dei servizi alla persona. Sburocratizzare l’accesso ai servizi. Favorire il controllo sociale dei servizi (es. consultazioni popolari da indire regolarmente sul funzionamento dei servizi e sulle proposte di miglioramento).
Garantire la disponibilità del patrimonio delle case di proprietà comunale anche favorendo la rotazione di chi ne usufruisce ed il subentro di nuovi inquilini che ne hanno diritto. Favorire il collegamento fra proprietari di case sfitte e possibili affittuari, garantendo il reddito adeguato e sicuro.
Favorire la creazione di comitati di quartiere  e tematici che consentano la partecipazione e la rappresentanza di tutti, con incontri periodici.
Sicurezza:  Favorire la formazione  di comitati di salute pubblica e di associazioni di cittadini volontari che si occupano di sicurezza e controllo della uscita dalla scuola e della osservazione del territorio per evitare scempi e rilascio di immondizie nei parchi, etc. Riscoperta del senso di comunità. Evitare manifestazioni pubbliche notturne eccessivamente rumorose e portatrici di degrado urbano.
I Comuni con un numero di abitanti tra i 10.000 e i 30.000 hanno la maggior efficienza, secondo una ricerca europea. Treia può divenire un esempio di “comunità ideale”.

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Paolo D’Arpini

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