Vegetarismo e veganesimo. La grande rivoluzione!

Vegetariani e vegani in Italia: un'istantanea | OggiScienza

A differenza di tutte le grandi rivoluzioni che hanno avuto l’obiettivo di affrancare l’uomo dalla tirannia, dalla mancanza di libertà e di giustizia, la rivoluzione vegetariana-vegana cerca la liberazione anche del mondo animale e correla l’attitudine dell’uomo a negare i diritti animali alla causa dei problemi che da sempre attanagliano il genere umano. “Finché un animale sarà recluso nessun uomo sarà libero”.

La persona veg vede nella diversità delle cose l’essenza stessa dell’armonia e della vita. La natura torna al suo antico valore. Il veg rifiuta il taglio di un albero non per privare l’umanità della sua bellezza o del suo benefico ossigeno ma perché è un essere vivente e come tale col diritto di vivere e l’animale come parte della famiglia dei viventi, della famiglia umana.

Per questo essere veg non è una scelta come un’altra, non è la tendenza delle ultime generazioni, non è una moda: è il modo di essere che consente di determinare il proprio destino, liberarsi dai condizionamenti (oggi) mediatici ed essere artefici del proprio bene fisico, mentale e spirituale: è lo strumento più semplice ed efficace per realizzare se stessi e rendere migliore questo mondo; è la sintesi del pensiero, della saggezza e della spiritualità dei grandi illuminati che hanno fatto la storia.

Non si decide di diventare veg ma si è per propria essenza e natura: si vivono gli ideali morali e spirituali più veri e profondi dell’animo umano.  La coscienza universalista consente di superare ogni visione parziale ed ogni barriera ideologica, razziale, sociale, culturale, politica, religiosa, di specie, e pone le basi di una cultura di pace, di fraterna ed universale armonia.

Per questo la filosofia veg è la più grande rivoluzione morale, esistenziale, sociale, culturale, antropologica che il genere umano abbia mai attuato perché supera l’anacronistica visione antropocentrica della vita ed estende i codici del diritto all’esistenza, al rispetto e alla libertà dall’uomo a tutti i viventi.

La concezione antropocentrica (che inclina l’uomo a sfruttare, uccidere, sottomettere ogni altro vivente non umano), lo inclina all’ingiustizia e all’insensibilità verso la condizione del proprio simile. Mentre l’etica universale che caratterizza la cultura vegetariana/vegan/universalista libera l’uomo dalla violenza e lo inclina alla pace e alla fraterna collaborazione: “Come potrebbe l’uomo nuocere al suo simile se fosse educato al rispetto di ogni essere vivente?

La filosofia veg ha in se i prodromi della nuova coscienza umana in grado di superare i grandi problemi sociali:

La violenza, fisica, psichica, verbale e tutto ciò ad essa è correlato (l’ingiustizia, il sopruso, la prevaricazione, l’omicidio, la guerra ecc.): un uomo che rifiuta di schiavizzare e uccidere un essere diverso dalla sua specie non sarà mai crudele nei confronti del suo simile. Da questo si deduce che un’umanità vegetariana-vegana è in grado di eliminare il 90% della violenza umana e di conseguenza le guerre, le industrie delle armi, gli eserciti ecc. con recupero economico di proporzioni inimmaginabili. Se manca il rispetto nei confronti dei più deboli e indifesi (gli animali) non ci sarà neanche l’attenzione verso le necessità dell’uomo.

In particolare la malattia in genere viene superata da un’alimentazione conforme alle nostre vere esigenze chimico-biologiche del nostro organismo di esseri frugivori, come conferma l’eccellente stato di salute dei vegetariani-vegani che sono esenti da molte malattie moderne. Si ridurrebbero in modo determinante le spese per cure mediche a vantaggio dell’economia famigliare.

La scelta veg per motivi ambientali contribuisce a ridurre in modo considerevole la distruzione della natura che viene adibita ad allevamenti di animali e a monocolture per il loro nutrimento e quindi a ridurre l’inquinamento generale, con i molteplici benefici che ne conseguono.

I benefici economici del sistema veg sono evidenti se si considera che: con il costo di un kg di carne si può acquistare un quantitativo di prodotti vegetali 5-10 volte maggiore. Gli animali allevati consumano derrate alimentari quanto 10 miliardi di esseri umani. I terreni coltivati a legumi possono nutrire una popolazione 20 volte superiore rispetto alla produzione di carne. Occorrono 16 kg di grano e leguminose per ottenere 1 kg di carne di manzo. Un’area grande 7 volte l’Europa è usata per allevare e nutrire gli animali:. Il 75% dei cereali prodotti nel mondo e il 90% della soia viene consumato dagli animali d’allevamento. Il sistema vegan, che sostiene la produzione alimentare biologica, favorisce un maggior impiego di personale, mentre il settore per la produzione della carne (che ha un deficit di 10 mila miliardi l’anno) ha una bassissima possibilità di impiego di personale lavorativo. In sostanza, l’alimentazione carnivora assorbe 4 volte più energia, 10 volte più terreno, 25 volte più acqua.

Il nostro obiettivo è creare una mentalità più giusta e responsabile verso se stessi, verso la collettività e verso il nostro ambiente naturale, e questo può avvenire solo se, specialmente le nuove generazioni, attraverso la famiglia e la scuola, verranno educate ai valori fondamentali della vita.

SE VUOI UN MONDO MIGLIORE DEVI INIZIARE DA TE STESSO

Franco Libero Manco – Presidente AVA

Franco Libero Manco

P.S. – AVA è un’associazione APS, iscritta nel Registro Regionale Lazio delle Associazioni di Volontariato. Puoi sostenere la nostra attività versando il 5 per mille dell’Irpef. Basta compilare la scheda per la scelta del 5 per mille nel riquadro “A”, riportando il numero di codice fiscale dell’Associazione: 97365030580

Lascia un commento