Educazione alimentare per l’infanzia

Educate i bambini a valorizzare e a rispettare il piccolo, il minuto, il diverso ed egli crescerà valorizzando e rispettando anche il grande; ma se lo educate a valorizzare e a rispettare solo il grande egli crescerà incapace di rispettare sia il grande sia il piccolo e farete di lui un essere egoista ed infelice.

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Educazione alimentare nella scuola d'Infanzia San Fedele/Lusignano ...

Per educare i bambini alla buona e giusta alimentazione credo che l’ostacolo maggiore sia la paura dei genitori convinti che una dieta priva di prodotti animali possa causare carenze nutrizionali di vario genere nell’organismo dei piccoli. “Lo dicono i medici che bisogna mangiare la carne, la televisione, i preti, anche Gesù mangiava il pesce…”.

L’educazione dei bambini al veganismo è possibile solo se i genitori, gli insegnanti, gli educatori sono a loro volta sufficientemente informati e consapevoli dell’importanza fondamentale di una corretta alimentazione i quali, molto spesso, carenti delle necessarie nozioni nutrizionali, credono di fare il bene dei piccoli convincendoli, e magari forzandoli, a mangiare la carne e i derivati animali.

La strategia migliore credo sia quella di immedesimarsi nella mente e nella sensibilità del piccolo cercando di coinvolgere simultaneamente la sua sensibilità e la sua intelligenza. Far capire che ogni essere vivente mangia il cibo più adatto alla sua specie e che il cibo più confacente a noi è la frutta, la verdura ed i semi; occorre parlare del valore del cibo che ci consente di vivere, di crescere; abituarli a mangiare in tempi regolari, farli concentrare sul prodotto che stanno consumando; educarli a masticare bene gli alimenti, a non eccedere mai nel quantitativo; invogliarli a preferire i cibi naturali a quelli industriali; a prediligere i cibi crudi rispetto a quelli cotti facendogli capire la differenza tra un alimento vivo/crudo ed uno denaturato con la cottura; parlare dell’importanza degli alimenti biologici e integrali spiegando la differenza tra un cibo naturale integro ed uno raffinato; fargli soffermare sulla differenza di forma, di colore, di gusto,di aroma, spiegare la differenza tra pianta, frutto e seme, come vengono coltivati gli alimenti vegetali e quanto impegno è necessario affinché arrivino sulle nostre tavole. Far capire che il latte, la mucca o la pecora lo producono per i loro piccoli, non per noi. Parlare dei componenti nutrizionali degli alimenti che formano il nostro corpo, dei minerali, delle vitamine, degli zuccheri, dei grassi, delle proteine presenti negli alimenti che diventano parte del nostro organismo. Spiegare il processo che subisce il cibo dopo ingerito, in che modo si trasforma in energia, in organi e nuovi tessuti.

La cosa migliore è abituarli ad osservare con maggiore attenzione tutto ciò che li circonda. Parlar loro del mondo degli animali, in che modo e con quale impegno si procurano il cibo necessario. Far notare che ogni animale, anche il più piccolo ha, come ognuno di noi, una mamma, un papà, dei fratellini, degli amici, che come noi ama giocare, correre; che come noi a volte è impaurito, triste o felice; che come noi soffre se violentato o privato della libertà o dei suoi genitori, dei suoi amici o della sua casa. Mettere in risalto l’importanza della diversità nella natura; stupirli con la perfezione e la bellezza di ogni essere vivente, la magnificenza di una farfalla, il profumo dei fiori, le infinite sfumature dei colori, la perfezione di una foglia, la maestosità di un albero; che la natura è fatta di esseri viventi, grandi, piccoli e piccolissimi, tutti con la medesima importanza e valore. Educarli a rispettare anche il filo d’erba e far capire che anche la pianta più umile se spezzata può soffrire perché i rami di un albero sono come le nostre braccia, le nostre dita.

Se i bambini rifiutano di mangiare la frutta o la verdura è perché hanno subito un’alterazione delle capacità naturali gustative a causa degli adulti che li hanno abituati a mangiare prodotti innaturali, industriali e animali fin da i primi mesi di vita, occorre rieducare il loro gusto preparando in modo accattivante e saporito gli alimenti vegetali per farli riabituare ai sapori naturali.

La cosa più efficace, ma anche la più facile, è sensibilizzare i bambini verso la condizione degli animali invitandoli a guardare agli animali come a degli esseri fatti come noi con una forma fisica diversa, a considerare che come noi gli animali sono dotati di occhi, cuore, cervello, naso, orecchie, bocca ecc. e che far del male ad un animale è come far soffrire uno di noi, un amico, un nostro familiare.

Il tentativo di far leva sulla sensibilità del bambino, indurlo per empatia a non mangiare la carne per il suo bene e quello degli animali, potrebbe portare ad una reazione avversa di quei genitori o di quegli insegnanti che ancora considerano la carne un alimento necessario alla sua salute. Ma se accetteranno di sperimentare il sistema vegan faranno di se stessi e dei bambini delle persone più sane, più sensibili e felici.

Franco Libero Manco

L'educazione alimentare a Salmour si fa… a teatro - Targatocn.it

 

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