L’equilibrio instabile tra il bene ed il male…

Alla sala civica di San Michele una conferenza sulla lotta del bene contro  il male

               Che cosa si intende per Bene e per Male? Ognuno ha una sua definizione di queste due realtà che incombono sulla vita di tutti e di tutto. A mio avviso Male è tutto ciò che si oppone alla vita, che produce sofferenza, menomazione, che impedisce lo sviluppo integrale programmato dalla natura per ogni specie e per ogni essere vivente. Per contro Bene è ciò che conserva la vita, che genera gioia, benessere e contribuisce alla evoluzione naturale, integrale dell’individuo. Queste due realtà sono tra loro inseparabili ai fini della manifestazione della vita al punto che se il male prevalesse sul bene nulla esisterebbe, allo stesso modo se prevalesse il bene sul male. 

            Come non c’è una demarcazione netta tra il giorno e la notte, così è tra il bene e il male; non c’è il punto in cui finisce l’uno e nettamente comincia l’altro.  Anche la situazione più piacevole se protratta nel tempo diventa sofferenza, quindi male. La vita si manifesta attraverso l’equilibrio degli opposti, tra la forza che tende a distruggere e quella che tende a conservare, a ripristinare l’integrità dell’essere.

            Nell’accezione comune male è un’azione che causa danno ad una persona, un animale o una cosa, ma ogni specie esiste solo in virtù della sopraffazione su un’altra e senza questa legge la vita non esisterebbe. Dal microbo alla balena la legge impone la sopraffazione del debole affinché l’altro si nutra e continui ad esistere. Se il leone non mangiasse la gazzella si interromperebbe il ciclo naturale, o se il pesce grande non mangiasse quello piccolo.

            Il male produce uno squilibrio nell’ordine naturale delle cose umane; ma se il bene si attuasse tra tutti i componenti delle altre specie, se nessun essere uccidesse per nutrirsi la vita non ci sarebbe. Quando un umano commette un delitto l’azione è solo male, il bene è agli antipodi.  Per contro, un atto apparentemente meritorio produce effetti dannosi, mentre un’azione malvagia alla fine può generare del bene. E spesso il male è necessario per scongiurarne uno peggiore, e quindi produce un bene. A differenza del mondo naturale, nella società umana il male produce uno sbilanciamento nell’ordine naturale delle cose, mentre il bene conserva l’armonia.

            Senza il bene nulla sarebbe possibile, ma, allo stesso modo, senza il male si interromperebbe il ciclo della vita in natura. Se il male è sofferenza (inteso come disarmonia, violenza, sopraffazione, distruzione)  è anche ciò che consente agli esseri di evolvere, di progredire, di affinare l’astuzia, la ragione, l’intuito.

            Nonostante la specie umana sia la sola ad avere la prerogativa di poter esistere senza essere soggetta alla legge naturale della violenza e dell’uccisione di altri esseri viventi, adottando il sistema di vita vegan, (se si escludono l’impatto sull’ambiente per costruire case, strade ed in tutte le necessità di movimento);  la sola che può spostare l’equilibrio verso il bene senza subirne le conseguenze, è invece la più letale non solo nei confronti del mondo naturale ma dei suoi stessi simili. 

Franco Libero Manco

Come allenare l'equilibrio: tra miti e realtà – Rieducazione Attiva

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