Bioregionalismo, psicocibernetica e transbioenergetica a Sulmona


 
Caos: parte uno e parte due, parte tre quattro e cinque…

alla stazione di Pescara mi imbarco sul treno della ferrovia suburbana direzione Sulmona. quando viaggio su questa linea mi sento come una freccia scoccata dalla costa verso   gli appennini che taglia nelle gole di popoli bioregionali, dove il fiume Pescara segna il passaggio dalla Maiella al Gran Sasso.

dall alto del treno guardo la periferia urbana in ricostruzione con le torri  camuzzi, il nuovo centro polifunzionale mulino de cecco, la torre cilindrico sghemba di fuksass,  nuova lottizazione firmata.  il paesaggio canto magico della natura, si srotola davanti al mio sguardo enorme partitura musicale come un aborigeno suono uno per uno nella mia mente i suoni di  questa partitura abruzzese. ecco sono  alla stazione di Sulmona mentre aspetto che qualcuno  venga a prendermi sento l anima ricongiungersi al corpo, ha viaggiato più lentamente!

in serata festa organizzata dagli amici di zero teatro e movimento zoe con degustazione dei  vini della valle.

sul grande video mando uno dei miei film preferiti the party, in italiano holliwood party della coppia edward sellers, film ispirato al grande genio  di jaques tati, psicocibernetica allo stato puro. oggetti architetture quadri e costumi  coloratissimi del film  sintonizzano il chiacchiericcio della sala col chiacchiericcio musicale del grande musicista anche lui psicocibernetico, enrico nicola mancini in arte henry, originario della vicina scanno. vincitore di 4 premi oscar autore del famoso brano peter gunn theme portata al successo dal film the blues brothers e anche del famosissimo tema della pantera rosa. tema reso ancor più riconoscibile dal cartone animato omonimo. edwards  curava ogni particolare del suoi lavori, guardare i caratteri di presentazione dei suoi film tra cui colazione da tiffany con audrey hepburn.

caos: primaparte.

proietto un brano 1,33  tratto dal film parco lambro 76, che consiglio a tutti di vedere per i filmati e soprattutto i dialoghi.

il tastierista degli area patrizio fariselli porta tra il pubblico un cavo magnetico che traduce in suoni al sintetizzatore il  calore di mani e corpi nell intreccio dei ragazzi sotto al palco.

a questo punto mando il brano caos parte seconda 9,00 degli area tratto dal disco maledetti del 1978. la funzione fondamentale e’ totalmente liberatoria, non intento di insegnare o mostrare qualcosa, tentativo di abolire le differenze tra musica e  vita per reiventare la storia con la forza della fantasia. sullonda del caos sonoro del  brano tiro fuori una enorme corda e inizio a girare in mezzo ai ragazzi presenti pregandoli quando toccati di emettere un suono e fare un movimento, caos e doppio caos, puro espressionismo astratto di corpo e voce, ci si aggroviglia ci si rotola si ride ci si scontra si barcolla tutti restano aggrappati alla corda. a questo punto lascio  milano e arrivo dalle parti di roma dove alcuni componenti degli area incontrano componenti del canzoniere del lazio nel progetto carnascialia 1979 e dopo aver legato tutti con la corda, stretti tutti a formare un grande cerchio di energia, lancio i sincopati ritmi del brano kaitan, con la voce di demetrio stratos. tutti si muovono nella rarefazione del tempo e dello spazio attraverso il restringimento del condotto del passaggio dell energia vitale del gruppo . senza sciogliere il nodo  arriviamo dalle parti di napoli con mercato di stracci del 1976 di toni esposito dove il  percussionista napoletano si diletta con pentole e coperchi sulle voci di un mercato rionale. l’insieme  legato come un salame tira fuori  il meglio di se con voci lazzi urla , a questo punto mollo le redini e lancio  le sonorità dub  degli alma megretta con la sensuale voce di rais in nun te scurda. l’energia prodotta e’ grandissima e tutti si lasciano andare a movimenti lenti ieratici rilassati fluidi, stiamo lasciando napoli sulle orme della bellissima voce di alan sorenti in sienteme brano del 1976 passaggio dalla produzione progressive a quella dance. negli anni settanta andai  a vedere un concerto delle orme a quei tempi tra i miei gruppi preferiti, uno sguardo verso il cielo, apri il concerto un cantautore con la barba e la tonaca bianca , ricordo bene che come fini  lui di cantare molti lasciarono la sala senza aspettare il concerto delle orme erano venuti appositamente solo a sentire alan sorrenti. atterriamo su un altro vulcano vicino giarre, in realtà jonia nome poetico del paese di nascita di battiato   nel 1945. i paesi di riposto e giarre erano stati uniti a formare un unico comune durante il fascismo, poi dopo la guerra i due paesi hanno riacquistato la propria autonomia e mando arekmaness 4 e 30 da pollution del 1972

ima arekmaness

malha arekmanes

ima arekmaness

malha arekmaness

atenoiparretelevun

si soprommatemereitnorf

alleoetnem

se manchera a-lam

se manchera a-mi

se manchera a-lam

se manchera a-mi

se manchera ah ah ah

se manchera ah

battiato associa le note a questi chakra

per accordo di mi terzo chakra

per accordo di la sesto chakra

terzo consapevolezza,  sesto forza

se manchera la forza

se manchera la consapevolezza

se manchera la forza

se manchera la consapevolezza

se manchera l’insieme di

queste due cose

saranno guai seri

se manchera ah

insieme di queste due cose

caos seconda parte

spenti amplificatori compare in scena

armamentario composto da:

tre didigeridoo

tre campanacci di capre cala bresi

due fischiotti di legno dellamaiella

uno zufolo di terracotta della maremma

una ocarina di terracotta del salento

un piffero di canna del pollino

una  ciaramella di legno delle mainarde

un tamburello

due jambe

parte un cerchio di caos sonoro indescrivibile al centro si susseguono performace guidate dagli amici  attori di zero teatro caterina alessandro e roberta

groviglio ridente inaspettato desiderato e rotolante

spazio dimenticato! tempo accartocciato! fatto! tutto ingarbugliato nellunicum della grande energia prodotta nel cerchio  sonoro vocale e corporeo di una notte di fine anno del duemila e quattordici cercando di abbassare il pil e

aumentare la felicita media.

per chi volesse accordare i chakra consiglio il bellissimo

za’  lettera dellalfabeto arabo, 19,56 dal disco battiato 1977, una sola nota di pianoforte, uno dei brani più importanti e carichi di significati di tutta la musica contemporanea del 900 italiano, ha bisogno  di un ascolto meta-analitico a favore di una non-spaziatura a-temporale.

poi di seguito cafe-table music, proust chiamo scherzosamente dei suoi libri coffee-table books.

18 minuti e 56 secondi di collage orfico pieno

disostituzioni variazioni manipolazioni,

false citazioni o meglio copie originali

ultimo brano l egitto prima delle sabbie 14,12 del 1978 che ha vinto il premio stockausen per pianoforte.

realta rappresentata teatro immaginario proiezione  simbolica di una musica colore che perde tolta dal suo contesto anche in base a una sua non consequenzialità logica il suo senso vecchio per passare allemisfero semantico a quello musicale + semantico:

liberta dal  conosciuto per il conosciuto

buon ascolto!

Ferdinando Renzetti

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