Era il 22 gennaio a Treia – Notizie minute dal Circolo Vegetariano VV.TT. e notizie importanti dalla BCE

Economia ecologica: signoraggio, debito pubblico, tasse...
…. il buon esempio serve a qualcosa… e dopo Rosa anche Paola ha deciso di rinnovare la tessera del Circolo Vegetariano per il 2015, e così sono già 2… Un grazie di cuore! Si dice che chi paga ottenga in cambio dei servizi (favori), questa è la legge del dare avere, ma nel nostro caso il versamento annuo di 50 euro serve a sostenere una voce libera di cui si condividono gli scopi.
Che dire invece della proposta odierna  di Draghi che, a nome della BCE (controllata dai banchieri Rothschild come la FED e la maggior parte delle banche centrali), propone all’Italia di renzie l’acquisto di 50 miliardi di euro di buoni del tesoro? Non è forse un modo per diventare padroni totali ed indiscussi dello stato? Il creditore detta le regole. Soprattutto se è un creditore come la BCE, che emette moneta dal nulla, e la conferisce agli stati in forma di “moneta debito”. Gli stati pagano per ricevere un quantitativo di carta stampata colorata, avendo ceduto alle banche centrali il diritto di emettere la propria moneta, in cambio gli stati cedono alle banche i loro titoli. Così lo stato paga sia per far emettere moneta da una banca privata, come è la BCE, sia per mettere in vendita la contropartita della moneta ricevuta, ovvero i buoni del tesoro. Quando poi il “debito pubblico” è lievitato a sufficienza il creditore (in questo caso la BCE) decide cosa quello stato deve fare per pareggiare i conti.
Avete presente il sistema degli strozzini? Ogni giorno riceviamo nelle nostre caselle di posta offerte di prestiti, restituibili in facili e comode rate, ma se tali prestiti non si ripagano con i dovuti interessi, il debito aumenta sempre più, finché si potrà redimere solo cedendo la casa, la macchina, la moglie, il culo… Questo nel caso degli strozzini, che in fondo sono un po’ onesti, poiché una somma iniziale la anticipano. Mentre la Banca centrale che ha ricevuto (gratuitamente) dallo stato il diritto al signoraggio monetario (per suo conto), provvede a far stampare cartamoneta cedendola allo stato sulla base del valore nominale indicato sulle banconote in cambio di “pagherò” (ovvero i titoli di stato).
Pagando in tal modo interessi su interessi il debito pubblico cresce e cresce senza che la Banca centrale abbia mai cacciato fuori un qualcosa di suo, ha fatto solo una parte intermedia, cuccandosi però gli interessi come se avesse realmente fatto un “prestito” (vedi anche:
E così rimaniamo tutti belli fregati e schiavi di un mucchio di pezzi di carta colorata. Divertente vero?
Paolo D’Arpini

2 pensieri su “Era il 22 gennaio a Treia – Notizie minute dal Circolo Vegetariano VV.TT. e notizie importanti dalla BCE

  1. E qualcuno mi chiede: Allora se le cose stanno così cosa possiamo fare?”
    Rispondo: “Per l’Italia si possono solo fare auspici, non possiamo intervenire finché la situazione generale non cambia. Attualmente siamo una colonia senza diritti, però possiamo iniziare un percorso personale di distacco, cominciando dalla alimentazione e dal rendersi il più possibile indipendenti dal sistema dei consumi. Dobbiamo apprendere la capacità di sopravvivenza quotidiana. Allo stato attuale delle cose pensare di cacciare chi ci governa: la NATO, gli USA, la UE, i governi nazionali, etc… è come pensare -da parte di animali detenuti in un allevamento industriale- di voler cacciare i guardiani. Gli animali possono solo sperare in un crollo del sistema, dovuto a cause esterne, e tenersi pronti….”

  2. Commento Integrazione di Vincenzo Zamboni:

    “Stampare foglietti colorati detti “titoli di stato” per scambiarli con altri foglietti colorati detti “banconote” stampati da una banca centrale è un vecchio metodo tradizionale assolutamente privo di qualunque significato reale, perché una operazione del genere poteva avere senso vari secoli fa, quando alla “nota di banco” corrispondeva un valore convertibile nelle casse della banca, sicché la banconota equivaleva al certificato di proprietà di un deposito in oro o altri preziosi.
    Ma in regime di moneta non convertibile, l’intera operazione è solo una finzione, una simulazione teatrale fraudolenta.
    La frode consiste nel far credere che ci sia bisogno della banca per stampare i foglietti denominati “denaro”, che non indicano alcun valore depositato presso l’emittente, bensì solo valore creato dall’accettante che cede in cambio prodotti del lavoro.
    E’ un furto, insomma: la banca ruba.
    Bertolt Brecht ed Ezra Pound erano giustamente d’accordo, su questo punto.
    In realtà. stampare moneta non convertibile è materialmente possibile a chiunque disponga di una stampante.
    Usarla come unità di conto negli scambi è possibile a chiunque disponga di un bacino di accettazione, al minimo anche un solo accettante.
    Il monopolio del denaro non è in alcun modo una necessità, la sua necessità presunta è solo frutto di una illusione erronea.
    La concezione del denaro comunemente diffusa altro non è che mitologia abitudinaria, priva di ogni fondamento che goda del requisito di necessità.
    Infatti, dopotutto, l’economia non è una scienza esatta, e, per la verità, non è nemmeno una scienza, bensì uno strumento, frutto di scelte tra alternative, e arbitrariamente costruito a vantaggio di qualcuno e svantaggio di qualcun altro.
    L’economia è lo strumento preparato ed impiegato dai ricchi per decidere chi debba guadagnare e chi perdere, ovvero chi deve essere ricco e chi povero: solo questo è.
    Le banche si comportano come un ufficio del catasto che vi faccia pagare il certificato di proprietà di casa vostra tanto quanto il valore della casa.
    E’ sorprendente che la maggior parte delle persone creda a ciò che dicono i banchieri.
    E’ invece utile rivedere le interviste rilasciate da Bernard Maris, l’economista francese tragicamente assassinato a Parigi il 7 gennaio 2014.
    “Prestano soldi che non hanno”, denunciava Godfrey Bloom all’europarlamento.
    Maris pure lo spiega.
    Quando la banca emette denaro, ad esso non corrisponde assolutamente alcun valore in suo possesso.
    Il valore lo fornisce il cliente.
    E la banca se ne appropria.
    Un semplice furto integrale.
    “Fondare una banca è più criminale che rapinarla” (Bertolt Brecht): evidentemente il drammaturgo marxista le conosceva bene.”

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