Buone notizie dal Vaticano: “L’inferno non esiste!”

Buone notizie dal vaticano, è il titolo di un racconto breve di fantascienza in cui si immagina l’elezione del primo papa “bionico”, anzi un vero e proprio robot. Il nuovo papa sarebbe stato il garante di una nuova dottrina sincretica e interstellare, un vero papa giusto, poiché essendo una “macchina” poteva assicurare la necessaria equanimità religiosa.

Certo che alla fantascienza religiosa ci stiamo sempre più avvicinando, in questi ultimi anni la storia dei papi si è arricchita di un papa dimissionario, che peccava di credibilità, e di un papa bis che invece rafforza la “fede” con messaggi eclatanti. Tanto eclatanti che i “fedeli” spesso restano a bocca aperta come pesci fuor d’acqua.

L’ultimo annuncio è quello di un “improvvisato” giubileo “povero”, da tenersi a Roma in autunno. Proprio in un momento storico drammatico in cui la guerra di civiltà sembra alle porte. Hanno colpito inoltre le parole del “Santo Padre”  relative alla sensazione che il suo “potrebbe essere un pontificato breve”. Qualcuno, sicuramente un fanatico della new age,  ha subito ritirato fuori le profezie nere sul “papa nero”,  che preannuncia  la fine mondo.
Bergoglio, viene in effetti definito “papa nero”  in quanto appartenente all’ordine dei gesuiti,  il  cui  superiore generale, per il colore della tonaca che indossa e in quanto eletto a vita, è proprio come il Pontefice.

Altri osservatori ritengono invece che le parole di Francesco sottintendano un timore di essere fatto fuori dalla gerarchia vaticana, come avvenne al papa Luciani, per le sue innovazioni  nella gestione dell’apparato vaticano e nelle espressioni di una nuova religiosità.

Ad esempio, alcune gole profonde, riferiscono -ma sembra proprio una panzana- che Francesco avrebbe affermato: “L’inferno è solo una metafora per l’animo isolato, che, come tutte le anime alla fine sarà unita in amore con Dio È giunto il momento di abbandonare l’intolleranza. Dobbiamo riconoscere che la verità religiosa si sta evolvendo e cambiando. La verità non è assoluta o scolpito nella pietra. Anche gli atei riconoscono il divino. Con atti di amore e di carità e l’ateo riconosce Dio e redimere la sua anima, diventando un partecipante attivo nella redenzione dell’umanità. La Bibbia è un bellissimo libro sacro, ma come tutte le grandi opere antiche, alcuni passaggi sono obsoleti. Alcuni le indicano per intolleranza o giudizio. In linea con la nostra nuova comprensione, inizieremo a ordinare le donne cardinali, vescovi e sacerdoti. In futuro, spero che avremo un giorno un papa femmina”

Tali dichiarazioni sono state diramate attraverso un post misterioso: http://filippofolliero.com/papa-francesco-inferno-non-esiste-la-storia-di-adamo-ed-eva-e-solo-una-metafora/. Ma la fonte risulta ora non esistente o inagibile, forse il blog è stato oscurato. Ma probabilmente  tutta la notizia è una bufala o il risultato di una “falsa speranza”.
Poiché se tali dichiarazioni corrispondessero a verità significherebbe che questo papa avrebbe completamente accettato il mio consiglio espresso in questo articolo che vi invito a rileggere: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/11/appello-papa-francesco-di-spogliarsi.html, in cui fornivo buoni consigli al mantenimento della istituzione ecclesiastica.
Mi auguro che anche questo mio post non venga “oscurato”

Paolo D’Arpini

Testo integrale del mio post:

Appello a Papa Francesco di “spogliarsi” delle sue vesti…

Nella breve nota che segue compirò opera di chiarezza  sulle consuetudini imposte dalle religioni, passate per dogmi,  fornendo anche un suggerimento per aiutare la chiesa cattolica ad uscire fuori dal vicolo cieco in cui si è incastrata.

L’influenza delle religioni, e qui non parlo solo della cattolica ma anche del giudaismo e -recentemente, in seguito alle immigrazioni- dell’islamismo sulla società italiana ha cambiato stile. Negli ultimi anni non si manifesta più come aperta imposizione o censura bensì in forma di indirizzo politico ed economico. Le fedi monoteiste infatti  agiscono come  “famiglie” o “lobbies”  che esercitano un controllo “indiretto” e talvolta “diretto” sulle scelte del paese. Queste religioni utilizzano l’arma del ricatto velato, della pressione e della “facilitazione” in affari che di religioso  non hanno più nulla. 

In Italia la maggiore evidenza di questo comportamento – per ovvie ragioni storiche- viene dalla chiesa cattolica, che non sembra più un ente spirituale ma un semplice apparato di potere che contende con gli altri poteri e lotta per mantenere ed ampliare i suoi privilegi consolidati. Questa competizione “ideologica” (ma essenzialmente politico-economica) si mostra maggiormente virulenta nei confronti dell’islamismo “fondamentalista”, mantenendo anche opposizione e  distanza verso il giudaismo bigotto.
Forse direte che almeno oggi in Italia non si finisce più sul rogo, mentre nei paesi islamici la tortura e l’esecuzione religiosa è imperante, per non parlare della persecuzione verso i “non ebrei” attuata in Israele…. È vero, ma l’emarginazione e la derisione alla quale molti di noi laici sono sottoposti è una gogna difficile da portare sul groppone e spesso impone decisioni difficili (come in questo caso in cui mi sento costretto a prendere una posizione chiara sul tema trattato).

Personalmente non sono un rivoluzionario e non voglio inneggiare ai “cosacchi che vengono ad abbeverare i loro cavalli nella piazza San Pietro” (come scherzosamente propose Stefano Disegni in un suo fumetto di vent’anni fa..), sono uno spiritualista ironico, laico e metaforico, perciò “allegoricamente” continuerò a denunciare vizi e soprusi della chiesa cattolica, allo stesso tempo proponendo alternative e suggerendo  un emendamento. 

Questa vuole perciò essere una proposizione d’intenti e non di “belligeranza”. Spero che il papa Francesco  possa cogliere il consiglio che gli offro … quello di divenire partecipe di una rivoluzione spirituale e di pensiero che conduca alla vera “ecclesia”, quella della comunità di tutti gli esseri umani, conviventi in una unica basilica sincretica ed universale! 
 
Sia la chiesa cattolica, per prima,  a dare il buon esempio abbandonando ogni formalismo religioso. Forse questo servirà  a scuotere le convinzioni fideistiche della altre religioni ed a convincere i vari rabbini, mullah, bramini e monaci che l’uomo esiste prima di ogni etichetta religiosa. E che se c’è un Dio non può essere partigiano… non può avere figli o popoli prediletti.  

Ma per ottenere un risultato credibile  è necessario che papa Francesco prima di tutto si spogli delle vesti di papa…. e si ricongiunga all’umano….

 

 
Questo significa che la chiesa cattolica dovrebbe rinunciare ad ogni apparato gerarchico,  ad ogni struttura organizzata in veste economica e statale, ad ogni imposizione teologica e dottrinale, lasciando piena libertà espressiva ad ogni singolo “credente” in Cristo. 
 
Questa proposta sa troppo di “anarchia religiosa”? Ebbene forse è esattamente quello che avrebbe voluto Gesù.

Paolo D’Arpini

Comitato per la Spiritualità Laica
Via Sacchette 15/a – Treia (Mc)

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