…durante un mio breve viaggio nella Marca centrale, ho conosciuto Donatella brava suonatrice di organetto. Così sono rimasto ospite alcuni giorni nella sua bella casa tra le campagne di Recanati. Donatella coltiva ortaggi, ha un orto bellissimo pieno di piante fiorite tra il selvatico naturale e il coltivato con cura e fatica: fiori di calendula borragine; lupini brassicacee lavande melisse carciofi fragole.
Si è stregato, è scomparso, si è disciolto come il sale nell’acqua! Peccato che non avevo il registratore perché Argentina e Marino conoscono parecchi canti della tradizione del luogo. Così tra un dolcetto tipico e un sorso di buon vino abbiamo parlato della vita di un tempo. Ci siamo soffermati a parlare sulla magia della vite che da un frutto l’uva, buona da mangiare che si può usare per fare marmellate, succo di frutta, sciroppo (sapa o mostocotto) vino di due tipi, il primo spremuto e messo subito in botte, il secondo lasciato a macerare con le bucce per alcuni giorni e poi spremuto. Il vino cotto è una specie di vermouth.
Donatella mi ha dato parecchie varietà di semi, tra cui il fagiolo zolfino, il mais nero e i lupini. Mi ha insegnato come si curano i lupini. Si fanno stare un giorno in ammollo poi si fanno bollire e poi di nuovo in ammollo una settimana ricordandosi di cambiare l’acqua una volta al giorno così togliendo ai preziosi legumi la lupinina amara e anche un po tossica.
Nei giorni successivi consegnate le cassette di verdure per le numerose famiglie che fanno parte del gruppo Gas di Recanati e Macerata, seguendo Donatella nei suoi giri fisici e mentali ho percepito il senso del magico del paesaggio della Marca centrale: valli colli pendii coltivati ancora molti latifondi come quelli vicini delle famiglie Brandi e Leopardi l’antica villa Cock con la vicina fornace di mattoni, le zone archeologiche romane rivelano l’antica vocazione insediativa, purtroppo anche tanti campi diserbati e monocolture come girasoli e soia. Comunque terra viva bella e feconda che sono felice di aver scoperto.
Accettiamo l’inaspettato trasformando il limite in occasione come quando un uccello ci si poggia vicino o la pioggia che ci bagna improvvisa; l esperienza cambia la nostra percezione della realtà.
l ‘elemento fantastico e magico,
a volte visionario, nella visione
del paesaggio contemporaneo
dal narrativo al fiabesco…
e se ne va
e non torna più
ma dove va?
andiamo a cercarlo
a riacchiapparlo
e non se ne parla più
e così fu!
[vibrazioni cosmiche]
acqua profonda
gioia silenziosa
del vivere la realtà
suono
dell’emozione
di un gesto
[essenza d infinito]
mani blu
fiori lilla
zenzero
limone
mandarino
[lo stupore dinamismo dell’amore]
alice piccolo pesce
che vive nel mar
delle meraviglie
guardo il cielo…
e vedo te!
guardo il sole…
e vedo te!
guardo il mare…
e vedo te!
…insomma!
quand’è
che ti sposti?
[bestiario di spostati e sognatori]
quando la materia abbonda
lo spirito…balla!