Treia, 21 novembre 2015 – Il Circolo vegetariano VV.TT. festeggia la Giornata dell’Albero

Fra le proposte fatte dal Circolo vegetariano VV.TT. andate a buon fine ci fu quella di dichiarare “monumenti naturali” gli alberi centenari che ancora crescono nella nostra penisola. Questa proposta, avanzata verso la fine degli anni ‘80 del secolo scorso, fu poi ripresa dai Verdi e tramutata in Legge. La comunione con gli alberi per noi ecologisti è sempre stata una necessità inderogabile.

Tempo addietro  ho fatto un sogno sulla sofferenza degli alberi, che sono a tutti gli effetti esseri viventi, bistrattati, sfruttati e mal considerati dall’uomo… Anche gli alberi soffrono… come gli animali, e come noi umani, a causa del sistema finanziario consumista che cancella ogni comunione con la natura e trasforma l’uomo in un demone divoratore, simile a quel mago Saruman che distruggeva gli alberi bruciandoli per trasformarli in demoni (Il Signore degli Anelli, libro II).

Ed è vero che gli alberi hanno un’anima. E’ stato dimostrato che persino una qualunque cellula è autonoma e possiede un sistema che ne regola l’equilibrio e la difesa, in potenza un principio di vita psichica. Esperimenti sui vegetali hanno dimostrato che le piante reagiscono a certi input e che possono sentire benessere, paura, dolore e inoltre che sono capaci di memorizzare.

L’albero, col quale l’uomo in passato viveva in grande simbiosi, è stato preso a simbolo religioso dell’origine dell’universo (l’Albero della Vita). Il primo cibo dell’uomo venne dagli alberi e questi esseri gentili, gli alberi, ancora donano diversi frutti, quelli freschi da mangiare a maturazione o da seccare e quelli indeiscenti nella loro buccia dura, come le noci e le nocchie, che essendo a lunga conservazione vengono consumate soprattutto durante l’inverno. Perciò anche noi celebriamo la giornata degli alberi,  che ricorre il 21 novembre, e lo faremo nel modo più semplice e modesto, cercando il  contatto diretto con gli alberi  che crescono a Treia  e percependo le loro vibrazioni…

Paolo D’Arpini

 

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