“Un lupo che beveva in un ruscello
vidde, dall’antra parte de la riva,
l’immancabbile Agnello.
-Perché nun venghi qui? – je chiese er Lupo –
L’ acqua , in quer punto, è torbida e cattiva
e un porco ce fa spesso er semicupo.
Da me, che nun ce bazzica er bestiame,
er ruscelletto è limpido e pulito… –
L’Agnello disse: – Accetterò l’invito
quanno avrò sete e tu nun avrai fame”
(Trilussa)
Ormai questi appelli si rincorrono un po’ ovunque e sono presenti su tutti i giornali e in vari siti web, ma quando – verso la metà degli anni ’80 del secolo scorso – iniziammo a parlare di risparmiare un agnello per mantenerlo in vita come animale da compagnia, suonava alquanto strano. Eppure qualche salvataggio riuscimmo a farlo ed ospitammo anche, nel nostro ostello per animali erbivori, diversi agnelli e capretti che ci erano stati consegnati da varie parti d’Italia.
Beh, non ci sarebbe più bisogno nemmeno di tornare sull’argomento, visto che oggi chiunque con un minimo di sensibilità è d’accordo sul risparmiare la vita di colui che è il simbolo della Pasqua, “l’Agnello di Dio”.
Ma ripetiamo comunque l’invito per una Pasqua e Pasquetta in pace perfetta – 27 e 28 marzo 2016 :
“Interrompiamo la cattiva abitudine di festeggiare la Pasqua togliendo la vita ad agnelli, capretti ed altri animali. L’appello animalista vegetariano è rivolto a tutti gli uomini di cuore, religiosi e non, che intendono contribuire alla santificazione della Pasqua con nobiltà d’animo e morigeratezza. L’invito del Circolo vegetariano VV.TT. è quello di salvare qualche agnello o capretto che i volenterosi provvederanno ad acquistare per tenerlo in vita e non per mangiarlo. Chi dispone di un terreno potrà tenerlo con sé, infatti l’agnello si affeziona facilmente e da grande può essere utile a tener pulito il prato producendo inoltre dell’ottimo concime naturale.
Poeti e narratori noti e meno noti, da La Fontaine ad Ariosto a Victor Hugo e altri, hanno parlato a favore degli animali. Il rapporto fra noi e gli altri animali deve entrare in una dimensione di pacificazione ed alleanza se veramente vogliamo che i conflitti e la violenza diminuiscano sul nostro piccolo pianeta”.
Paolo D’Arpini