Cronache emiliane – Dalla trattoria di Sant’Antonio di Montebudello, di Monteveglio, di Valsamoggia…. e dintorni

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Il 18 dicembre 2016,  tornando dalla trattoria  S. Antonio di Montebudello (BO), Paolo mi ha detto che sarebbe ora di raccontare qualcosa della nostra permanenza qui in Emilia, dato che sono già passati 8 giorni dalla nostra partenza dalle Marche. Cerco di accontentarlo.

Al rientro da Treia mi sono immersa subito nel lavoro per cui i giorni sono trascorsi velocemente ed in maniera ordinaria, almeno fino al venerdì (16.12), quando siamo andati insieme in quel di Nonantola. Ultimamente ci sono andata diverse volte per lavoro e questa doveva essere l’ultima per quest’anno, per cui, dato che assieme non c’eravamo mai andati, ho pensato di farmi accompagnare. In realtà di Nonantola non abbiamo visto quasi niente, tranne la periferia e la campagna attorno a Redù, ma lungo la strada ho approfittato per mostrargli alcuni punti dove ci sono aziende che o quest’anno o lo scorso anno, ho visitato. Finito il mio sopralluogo siamo subito tornati indietro perché, nel frattempo, avevo ricevuto un paio di chiamate, e quindi avevo da correre. Per fortuna non c’era la nebbia e le spiegazioni che avevo stampato da Tuttocità erano chiare, il tragitto è stato semplice e senza sbagli di strada.

Sabato mattina (17.12) finalmente ci siamo  svegliari senza sveglia (anche se l’orario è più o meno quello solito, le 7 meno 10) e in previsione di vari impegni nella prossima settimana ho iniziato a riassettare la casa (aspirapolvere, battitappeto, impastamento del pane e messa a lievitare, lavatrice, ecc.). Questo dopo esserci recati a prendere il cappuccino bollente e caffé macchiato di rito al bar di Lucia (San Pellegrino) con la fida Magò.

Avevo acquistato da poco un estrattore per succhi, ma non ero stata capace di smontarlo, per cui ho chiamato un’amica che è venuta e me l’ha mostrato. Ne abbiamo approfittato per fare un succo mela e carota, buonissimo, che ci siamo amorevolmente divisi io e Paolo.
Poi siamo usciti e con l’auto siamo andati fino a Manzolino di Castelfranco alla fattoria “Il Folicello” dove l’azienda agricola siciliana “I Gelsi e la Talpa” consegna i suoi prodotti precedentemente ordinati. Io dovevo ritirare avogadi, mandorle senza guscio ma non pelate, caciocavallo e marmellata di fichi. Tutto biologico e squisito. Lì abbiamo anche incontrato il nostro vecchio amico Maurizio, insegnante di yoga a tempo perso. Ritirati i prodotti ordinati ci siamo diretti verso casa ed anche stavolta abbiamo attraversato una bella zona agricola e diversi allevamenti che ho visitato nel corso della mia attività lavorativa. Dopo pranzo un breve riposino e poi, dato che dopo una settimana di nebbia c’era il sole, siamo andati a fare una breve passeggiata verso il fiume sempre con la fida Magò, passando per il maneggio Le Basse.

Ma il clou di questi ultimi giorni doveva ancora venire: già da qualche settimana avevamo ricevuto l’invito dal caro amico Chester, marito di una delle mie più care amiche (la “carità” delle Amiche non è pesabile, quantificabile, per cui non si può paragonare, altrimenti direi della più cara vecchia amica, sorella direi). Lei è Lucia. Entrambi festeggiano il compleanno in questi giorni.  Da diversi anni si ripete questo bel rito, che ci fa tornare tutti un po’ ragazzi, anche se ormai i più sono vicini alla sessantina.

Era arrivata verso i primi di dicembre una mail che diceva pressappoco così: “….è ora di riprendere le sane abitudini! Il posto? il solito! Trattoria Sant’Antonio a Montebudello. La data? domenica 18 dicembre 2016 ore 13:00. Vi aspettiamo puntuali per scambiarci gli auguri natalizi Lucia e Chester – PS: anche quest’anno assolutamente niente regali; la vostra partecipazione è il regalo più gradito. Se volete, potete fare una libera donazione al Comune di Visso, uno dei borghi colpiti dal terremoto, con un versamento sul conto di Tesoreria Comunale aperto presso la Nuova Banca delle Marche S.p.a. – Filiale di Visso, intestato al COMUNE DI VISSO, con causale “RICOSTRUIAMO VISSO”….”

E noi  fatto il nostro volontario bonifico, con uno slancio particolare, essendo diretto alle nostre tanto amate Marche così  disastrate, verso le 13 siamo partiti per Montebudello, ed anche oggi c’era il sole e la giornata prometteva bene. Il pranzo è stato ottimo ed abbondante, a base di primi tipici dell’Emilia (per noi vegetariani solo tortelloni, ma abbondanti,  con qualche verdurina mista, formaggi, sott’aceti, insalate,  etc.), per gli altri diversi primi e crescentine e tigelle con intingoli vari, salumi, etc.  Per finire nutella e marmellata e sorbetto al limone per tutti e sono arrivati anche i dolcetti  fatti in casa…. Io ne ho fatto un cartoccetto da portare a casa per la sera che, Paolo, troppo pieno, non li aveva neanche assaggiati. Eravamo seduti vicino alle care amiche Marisa, Cecilia e Manuela, ma durante il tempo trascorso abbiamo chiacchierato con vari altri, in particolare con Chester e Lucia e con Franco. Forse avrò un’unica foto, scattata da Chester a me e alle 3 colleghe presenti: Lucia, appunto, Fabrizia e Maria Pia… *

Sono sempre felice di incontrare questi vecchi amici, dopotutto, anche se ora abitiamo un po’ distanti, fanno parte di un lungo ed importante periodo della mia vita e sono loro affezionata.  Li vorrei accogliere tutti, nessuno escluso, in un grande abbraccio.
Alla prossima.

Caterina Regazzi

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