Preghiera per la cancellazione del debito pubblico

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Pieni di speranza, perseveriamo nell’obiettivo di superare l’ingiustizia Nazionale  e di stabilire relazioni eque tra quanti vivono sul territorio Italiano. Un passo obbligato in questa direzione è che la crisi del debito venga risolta secondo criteri di giustizia.

Ribadiamo che le iniziative finora intraprese per l’alleggerimento del debito non sono né giuste né adeguate nè efficaci per affrontare i problemi che sono alla base della crisi del debito e dello sviluppo. Chiediamo per l’anno 2015 una cancellazione del debito che comprenda:

1) il debito che non può essere ripagato, e cioè il debito i cui interessi non possono essere pagati senza imporre un peso insopportabile sulle fasce più povere della popolazione Italiana;

2) il debito che, in termini reali, è già stato ripagato;

3)il debito contratto a seguito di politiche e progetti concepiti in modo errato;

4) il “debito odioso” e quello contratto con tassi usurai.

I governi creditori, le istituzioni finanziarie internazionali e le banche commerciali, che sono i principali responsabili della crisi del debito, non dovranno dettare le condizioni per la sua cancellazione. La società civile  Italiana dovrà svolgere un ruolo significativo e influente, in un processo partecipativo e trasparente di definizione e successivo monitoraggio dell’uso delle risorse liberate dal debito a beneficio dei più poveri. Prestiti, crediti e negoziazione del debito devono riflettere una relazione equa tra debitori e creditori.

Per la cancellazione del debito dovrebbe esistere un arbitrato trasparente e indipendente. Questo appello richiede un’azione urgente. Molte vite sono state distrutte e molti danni sono stati fatti. Ora è giunto il tempo di un nuovo inizio.

Perché questo appello? Nati coi debiti

Ogni bambino che nasce oggi in Italia ha un debito di oltre 30.000 euro verso istituzioni finanziarie internazionali come Banca Mondiale o Fondo Monetario Internazionale. Anziché andare a scuola, usufruire di assistenza sanitaria o soddisfare i suoi bisogni primari, questo bambino dovrà vedere l’economia Italiana  sotto il peso del debito. Il debito Italiano supera i 2.200 miliardi di Euro.

La remissione del debito deriva in realtà da una precisa istituzione biblica, descritta nel capitolo 25 del libro del Levitico: “ogni cinquant’anni suoneranno le trombe (yovel) per annunciare un anno di liberazione dalla schiavitù, di remissione di tutti i debiti, di redistribuzione delle terre.”

Vostro Fratello in Cristo. Sabatino Ponziani

Presidente associazione “Fondazione Madonna dei debitori”

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Con il buon auspicio di Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia (Mc)

Un pensiero su “Preghiera per la cancellazione del debito pubblico

  1. Tutto cio’ che avviene nel mondo a livello politico, e’ sempre stato ed e’ motivato da motivi religiosi. Il debito, ufficialmente legato ai banchieri ebrei, e’ nato per far avverare la profezia che un giorno tutti i governi sarebbero stati sottomessi economicamente alla stirpe di Davide. Ora se ne chiede l’abolizione, sempre per motivi religiosi, per togliere, nel campo economico, lo scettro agli ebrei e darlo a chi “viene da Oriente”.

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