Hanno già assicurato la partecipazione, oltre ai Sindaci del viterbese e del Centro Italia e ai responsabili delle istituzioni locali, alcuni consiglieri regionali del Lazio dell’Umbria e delle Marche, deputati e senatori della Repubblica, membri del Governo nazionale, urbanisti, personalità della cultura e dell’associazionismo.
La riunione avviene dopo la approvazione della legge a prima firma on Iacono (disegno di legge n. 1178) da parte della Assemblea della Camera dei deputati che inserisce la Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte nelle linee ferroviarie turistiche nazionali.
Afferma il coordinatore dell’iniziativa Raimondo Chiricozzi: “Con il convegno del 3 febbraio si vorrebbe ridare centralità alle questioni che interessano i cittadini e cioè la creazione di posti di lavoro e una migliore qualità della vita. Con lo sguardo attento al territorio e a ciò che offre, emerge netta la necessità di chiedere il suo riequilibrio, enormemente squilibrato nei confronti di Roma metropolitana e quindi mettere in atto iniziative anche legislative per la creazione dell’AREA TUSCIA-ETRURIA-UMBRIA-MARCHE. L’alleanza tra territori del Centro Italia, vanno accompagnate dalla progettazione di un’AREA che crei occupazione in loco, con le infrastrutture necessarie…”
Commento ricevuto via email:
Grazie Paolo, ho provveduto a divulgare la notizia. Attualmente, sul tracciato della vecchia linea ferroviaria ha piacevolmente ripreso il sopravvento la natura che, grazie alla ricchezza di vegetazione e di animali al pascolo tutto intorno, ci riserva luoghi dal fascino speciale che richiamano appassionati ciclisti e coloro che sanno apprezzare il lato selvatico della natura, rimanendone in ascolto. Questi luoghi vengono a godere di una protezione speciale, diciamo che si proteggono da sé, per il fatto che in numerosi tratti il transito delle macchine è tecnicamente impossibile.
Una parte di me è portata a lasciare le cose come stanno e magari a spingere per una migliore fruizione dei luoghi senza alcun impatto ambientale , come potrebbe essere nell’ipotesi di una pista ciclabile attrezzata. Un’altra parte di me, sempre fiduciosa, ritiene comunque valida una prospettiva di più ampio respiro che comporta, se attuata nei giusti modi, ripercussioni favorevoli in più ambiti (naturalistico, sociale, lavorativo, economico) e che andrebbero a coinvolgere più realtà geografiche. Sentiremo di cosa si tratta!
Cari saluti
Marina – lunisulmignone@vodafone.it
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