Treia, 22 settembre 2019 –  Pochi fichi ma tanta cultura per l’equinozio d’autunno

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Gesù maledisse un albero di fico perché non portava frutto. Ma la stagione non era stata buona e forse non era colpa dell’albero. La stessa esperienza ho avuto io passeggiando l’altra sera sotto le scarpate di Treia, nei pressi dei giardini di  San Marco.  L’escursione  non ha portato frutto, ho trovato solo fichi duri e rifiuti sparsi (pare che alcuni “treiesi”, mancando di servizi igienici, soddisfino i loro bisogni  lì nel verde).
 
Insomma d’immondizia tanta ma di frutta e verdura poca o niente.  Un alberello striminzito di melette selvatiche, tante spinare, il campo bocce distrutto, la fontanella bloccata e gocciolante, etc.  Un senso di degrado non piacevole, persino le ficare ostentavano micragna…  Così  per mangiare un po’ di  fichi ho dovuto poi  ricorrere alla verduraia. 
 
Pazienza -mi son detto- bisogna fare buon viso a cattivo gioco e se la natura è  tirchia possiamo solo sperare nel miracolo…
 
A proposito di miracoli…  il 22 settembre 2019 si tiene qui a Treia la celebrazione dell’equinozio autunnale, in cui tenteremo un esperimento per riportare assieme ecologia ed economia, che in fondo hanno la stessa matrice…  Sì, lo faremo in forma di una escursione erboristica organizzata  da Auser Treia, partenza  alle ore 10 da Porta Montegrappa,   in compagnia della sibilla delle erbe Sonia Baldoni.  A seguire, nel pomeriggio,  alle ore 17, saremo al Centro Adesso Yoga di Via Bellamore 1, al Borgo, per dialogare con Lorenzo Merlo, autore del libro “Sul Fondo del Barile”,  con la moderazione di Barbara Rossetti  (vedi articolo: https://auser-treia.blogspot.com/2019/08/treia-22-settembre-2019-celebrazione.html).
Risultati immagini per sul fondo del barile
 
La sera concluderemo l’evento con una pizzata sociale in onore di Caterina Regazzi che compie 60 anni. 
Paolo D’Arpini

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