Treia, 31 ottobre 2015 – “All saints eve” – Dove la religione c’entra poco… (della serie: dolcetto o scherzetto?)

Il 31 ottobre 2015, pomeriggio,  sono stato all’inaugurazione della nuova sede del vecchio  Circolo Cittadino,  in  Via Lanzi a Treia.  C’erano solo vecchietti. E’ venuto il parroco Don Gabriele a benedire e a dire qualche veloce preghiera. Si è raccomandato di non bestemmiare, di non ubriacarsi e di non fumare e di mostrarsi allegri ed affabili con tutti. Il sindaco era atteso ma dopo un’oretta (non vedendolo) i responsabili del Circolo hanno dato il via al rinfreschino (vedi nota integrativa sottostante).

Ne ho approfittato per fare merenda e poi sono andato alla cartolibreria a far stampare il volantino di Daniela per l’evento dell’8 dicembre. Oggi è halloween ed ho visto parecchi bambini mascherati che andavano in giro a fare dolcetto o scherzetto… e più tardi la sera/notte i grandi andranno  in giro a bere birre e aperitivi. Il tipo di “festa” cambia col tempo. Le festicciole para-religiose non tirano più e per la strada si ode già lo scoppio di petardi come fossimo all’ultimo dell’anno.

Oh tempora o mores!

Eppure Insistono che è un evento celtico e non americano… 

Beh, l’antica tradizione è non solo celtica ma anche romana… ma halloween come ora lo conosciamo viene dagli usa… halloween è una storpiatura di “all saints eve”, (vigilia di ognissanti)

La festa di fine ottobre – primi di novembre  ha una tradizione antichissima, ben antecedente il cristianesimo, ma anche nella tradizione cristiana questo momento particolare è ricordato con la festa di Ognissanti (1 novembre) e la conseguente ricorrenza dei Morti (2 novembre). Nella tradizione romana il 31 ottobre è un giorno “comiziale” che precede la vigilia delle Calende novembrine mentre il 1 novembre è considerato nefasto: “in questo giorno ed in quello successivo tramonta la testa del Toro e si annuncia la pioggia” diceva Columella. Purtroppo oggi conosciamo solo l’aspetto “commerciale” del 31 ottobre, una festività sacra antichissima che presso i Celti si chiamava “Samhain” (da sam-fuin = fine dell’estate) e segnava il capodanno, un importante intervallo nel calendario agricolo e pastorale legato al ciclo delle stagioni. Proprio in questo periodo dell’anno la terra concede i suoi ultimi frutti e si prepara all’inverno. 


I rituali pagani di tutta Europa prevedevano il ringraziamento per il raccolto e la preparazione spirituale al ciclo successivo con la semina. I Celti credevano che nella notte del 31 ottobre si aprissero le porte fra il Regno dell’Aldiqua e l’Altromondo, un territorio del fatato e residenza dei defunti, e durante questa magica notte si diceva che “cadevano le barriere” vivi e morti potevano passare dall’uno all’altro dei due Regni. Ma l’aspetto che più ci interessa è che in questi giorni avviene la raccolta finale dei frutti tardivi. In Cina è la stagione del Cinghiale e della semina dei cereali. Ecco cosa dice lo spirito del Cinghiale in questo periodo: “donando liberamente me stesso sono due volte benedetto.

Paolo D’Arpini

Ultime Notizie:

Ho visto da una foto pubblicata dalla Pro Loco che infine, un po’ in ritardo sull’orario programmato,   il 31 ottobre 2015 il sindaco ha inaugurato la nuova sede del Circolo Cittadino di Via Lanzi a Treia.

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