Treia – 4 novembre di paura….

…il 4 novembre ricorre il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate….

Rinnegare il passato non ha senso… l’Unità d’Italia è stata raggiunta con fatica, lotta e sacrificio… Anche se  potrei obiettare che non serviva e che la prima guerra mondiale (ed ultima del risorgimento) poteva essere evitata poiché l’Austria si era impegnata a cedere Trento e Trieste in cambio della non belligeranza italiana. Altri addirittura affermano  che si stava meglio con il Regno delle Due Sicilie, con lo Stato del Vaticano (ma quello c’è ancora..), con la Repubblica di Venezia, etc. Può anche essere vero ma pure in quei regni esistevano eserciti ed un senso nazionale…

Comunque non sono d’accordo con il sistema corrente in cui il servizio militare è riservato a forze prezzolate, semplici volontari (per ora cittadini italiani), credo che l’onere della difesa (dico “difesa”…)  della nostra terra o dei legittimi interessi dei suoi abitanti non possa essere delegata a  “professionisti”.

L’Italia oggi è alla mercé delle truppe “d’occupazione” della Nato e della polizia straniera Eurogendfor, che non risponde alla Magistratura per il suo operato. In caso di manifestazioni o rivolte popolari non c’è più un esercito fedele al popolo. Solo “mercenari” al servizio del sistema.

Tra l’altro leggevo l’altra mattina, facendo colazione al baretto di Treia, che esistono vari paesi in Italia completamente invasi da  immigrati clandestini, che ormai la fanno da padroni, molestano le persone per istrada, non pagano le consumazioni nei bar e nemmeno le cose comprate nei negozi…  I sindaci non sanno come fare per impedire questi soprusi, addirittura ci sono disposizioni “sotterranee” in cui si invitano i media a non menzionare i reati commessi dagli stranieri. E per la difesa dei cittadini da  reati e violenze non bastano quei tre carabinieri che dispongono di una sola camionetta per perlustrare un territorio vastissimo e densamente popolato.

Una mia amica treiese mi ha confidato che ormai ha paura ad uscire di casa  e se lo fa cerca in ogni modo di non rincasare tardi,  e comunque la notte non riesce a dormire per paura dei ladri. Ogni sera, mi ha riferito un’altra amica di Macerata, i CC ricevono decine di chiamate in tutta la provincia di Macerata ma cosa possono fare? La stragrande maggioranza dei furti e rapine -come leggo quotidianamente sui giornali- va quindi a buon fine. Infatti coloro che negli anni passati si trasferivano in campagna per vivere meglio adesso, solo per vivere, sono costretti a tornare nei paesi dove almeno ci sono dei vicini…  Spesso però anche i vicini servono a poco…

Alcuni giorni fa ho saputo che -a Passo di Treia- c’è stata  per due volte di fila, a distanza di pochi giorni, una spaccata con furto in un   supermercato. Il proprietario si è messo a piangere. La stessa cosa è avvenuta in un bar ripetutamente preso di mira dai malviventi. Per non parlare delle civili abitazioni, soprattutto nelle dimore di anziani e persone sole.

Insomma se in Italia ci fosse bisogno di controllare il territorio un esercito di leva potrebbe aiutare mentre quello vigente dei mercenari serve solo a combattere le guerre della Nato in varie parti del mondo (sempre a spese dei cittadini) mentre il popolo può essere oppresso e vilipeso sia dai burocrati e tassatori che dai delinquenti comuni e mafiosi (in santa alleanza).

La coscrizione obbligatoria può sembrare una sopraffazione, se serve ad una causa ingiusta, ma è l’unico modo per riconoscersi tutti figli dello stesso paese.

Vediamo che alla fine dell’Impero Romano, allorché i legionari erano solo professionisti di origine barbara, è stato sufficiente l’arrivo di una masnada di invasori per sconfiggere l’Impero… Le famose invasioni dall’Est contavano a malapena  orde di poche migliaia di individui  mentre Roma aveva oltre un milione e mezzo di abitanti ma quei pochi barbari determinati bastarono per annichilire e distruggere un sistema… forse  marcio, forse indegno di essere mantenuto..  come probabilmente sta succedendo ai giorni nostri…!

Paolo D’Arpini

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